Le mezze stagioni sono per antonomasia il rifugio del luogo comune, dell’ovvietà servita a mani basse. Nella poetica degli Ex Otago invece il luogo comune altro non è che il pudore sotto mentite spoglie, il dissimulare con i toni naif lo spaesamento davanti ai bivi esistenziali dell’angoscia del futuro davanti ai quali non ci si può permettere il lusso di gravità e grevità