Per fortuna, la facilità d’accesso ai canali produttivi consente di trovare uno spazio a proposte musicali che viaggiano ben distanti dai sovraesposti binari dell’”indie” nazional(-popolar)e italiano. Potrà trattarsi di un limite in termini di diffusione, ma è soprattutto una garanzia di incontaminatezza per chi, come i genovesi Greta Olm, incentra il proprio linguaggio artistico sulla ricerca di un’essenzialità autentica piuttosto che di effimere luci della ribalta.