Ass. Cult. DisorderDrama

dDISASTRA #1 Carl Stone

Carl Stone
(Unseen Worlds – Tokyo JAP / Los Angeles USA)
electronic minimalism digital pioneer 

Per oltre 50 anni, il compositore e musicista Carl Stone si è dedicato all’arte del campionamento. Ha costruito una delle opere più dinamiche della musica moderna, prima con i sintetizzatori e la manipolazione del nastro, poi con le possibilità compositive e di performance dal vivo della programmazione informatica. Il suo lavoro ha sviluppato un caratteristico tatto decostruttivista, che va dal minimalismo dei suoi primi lavori fino al gioco più ampio con le strutture melodiche e pop degli ultimi album. Influenzato da molti anni trascorsi a vivere e insegnare in Giappone e da frequenti viaggi attraverso l’Asia meridionale, ha raccolto suoni lungo la strada. Nel corso della sua carriera, Stone si è impegnato a far crollare le barriere tra avanguardia, folk e pop in misura notevole. La chiave del suo metodo è trattare il fare musica come un’arte fertile e sovversiva.” da Bandcamp

Siamo oltremodo orgogliosi di ospitare per la prima volta a Genova e per il primo concerto ufficiale al Cinemino Ad Astra, un pezzo di storia della musica contemporanea: Carl Stone.
Posti limitati, per cui vi invitiamo ad arrivare presto, fare già la tessera ARCI online inserendo “Cinemino Ad Astra” come circolo al quale aderire.
Per avvicinarci al mood mentre tesseriamo e chiacchieriamo abbiamo invitato Oldsword, Dj per vocazione e indiscusso dire/dittatore di Frequencies.eu

Cinemino Ad Astra
Vico Cittadella
Genova

Martedì 8 ottobre 2024
h2000 apertura Cinemino e sonorizzazione di Oldsword
h2100 in punto inizio concerto Carl Stone
Aiutiamoci tutti e proviamo a credere nel potere degli orari precisi!

Ingresso con tessera ARCI 2024/2025
Pretesseramento su app/sito ARCI con richiesta adesione “Cinemino Ad Astra


Carl Stone
(Unseen Worlds – Tokyo JAP / Los Angeles USA)
electronic minimalism digital pioneer 

info: Carl Stone è uno dei pionieri della computer music dal vivo e utilizza il computer nelle performance dal vivo dal 1986. È stato acclamato dal Village Voice come “il re del campionamento” e “uno dei migliori compositori che vivono oggi negli Stati Uniti”. RELIX ha scritto che “Stone fa musica che può colpire i buchi delle orecchie come un flash di DMT”. È nato in California e ora si divide tra Los Angeles e il Giappone. Ha studiato composizione al California Institute of the Arts con Morton Subotnick e James Tenney e dal 1972 compone quasi esclusivamente musica elettroacustica. Le sue opere sono state eseguite negli Stati Uniti, in Canada, in Europa, in Asia, in Australia, in Sud America e nel Vicino Oriente. Oltre a dedicarsi a performance, composizioni e tournée, è professore emerito presso il Dipartimento di Ingegneria dei Media della Chukyo University in Giappone.

Vincitore di numerosi premi per le sue composizioni, tra cui il Freeman Award per l’opera Hop Ken, Carl Stone è anche beneficiario di sovvenzioni da parte del National Endowment for the Arts, della Rockefeller Foundation e della Foundation for Performance Arts. La sua pubblicazione di 3 LP “Electronic Music from the Seventies and Eighties” per l’etichetta Unseen Worlds si è piazzata al primo posto nella categoria “Best of 100” 2016 Archival di The Wire Magazine (la pubblicazione successiva, l’anno successivo, si è classificata al terzo posto).

Nel 1984 gli è stata commissionata la composizione di un nuovo lavoro presentato in anteprima nell’ambito dell’Olympic Arts Festival di Los Angeles. La sua musica è stata scelta dal ballerino/coreografo Bill T. Jones per la produzione 1-2-3. dello stesso anno. Nel 1989 risiede per 6 mesi in Giappone grazie a una borsa di studio dell’Asian Cultural Council e nello stesso anno il Museum of Contemporary Art di Los Angeles gli commissiona un nuovo lavoro, Thonburi, nell’ambito della serie radiofonica “Territory of Art”. Nel 1990 gli viene commissionata la musica per un programma di 60 minuti della ZDF Television in Germania Ovest, intitolato Made in Hollywood. Nel 1991 ha ricevuto commissioni separate da Michiko Akao (She Gol Jib, per flauto tradizionale giapponese ed elettronica), Sumire Yoshihara (per percussionista ed elettronica) e Sony PCL (Recurring Cosmos, per video ad alta definizione ed elettronica), che è stato premiato con una menzione speciale all’International Electric Cinema Festival in Svizzera nel 1991. Nel 1993 gli è stato commissionato dal Paul Dresher Ensemble un nuovo lavoro, Ruen Pair, con i fondi del Meet the Composer/Reader’s Digest Commissioning Program.

Nel 1994 gli viene commissionata dal Festival Strings Plus di Kobe la creazione di Mae Ploy, per quartetto d’archi ed elettronica.Nello stesso anno crea anche Banh Mi So, per ondes martenot e pianoforte, su richiesta di Takashi Harada e Aki Takahashi. Nel 1995 gli viene commissionato da NTT/Japan un nuovo lavoro per Internet, Yam Vun Sen, nell’ambito di IC95.Nel 1996, con il sostegno della Rockefeller Foundation, ha creato la musica per The Noh Project, una collaborazione con la coreografa June Watanabe e il maestro Noh Anshin Uchida.Nel 1997 gli è stato commissionato da Bay Area Pianists e Cal Performances un nuovo lavoro, Sa Rit Gol, per disklavier e pianista, nell’ambito della celebrazione del centenario di Henry Cowell alla UC Berkeley.Nel 1997 ha partecipato ad altri festival come Other Minds (San Francisco) e TonArt (Berna).Nel 1999 è stato invitato come Scholar-in-Residence presso il Centro Studi e Conferenze della Fondazione Rockefeller di Bellagio. Nel 2001 è stato Artist-in-Residence presso l’International Academy of Media Arts and Sciences (IAMAS) in Giappone e nello stesso anno è entrato a far parte della facoltà della Chukyo University’s School of Cognitive and Computer Sciences. Nel 20011 è stato nominato Artist Fellow dalla Fondazione Civitella Ranieri in Italia.

La musica di Carl Stone è stata pubblicata da New Albion, CBS Sony, Toshiba-EMI, EAM Discs, Wizard Records, Trigram, t:me recordings, New Tone/Robi Droli, Unseen World e varie altre etichette.

La musica di Carl Stone è stata utilizzata da numerosi registi e coreografi teatrali, tra cui Hiroshi Koike, Akira Kasai, Bill T. Jones, Setsuko Yamada, Ping Chong, June Watanabe, Kuniko Kisanuki, Rudy Perez, Hae Kyung Lee e Blondell Cummings. Le collaborazioni musicali includono quelle con Akaihirume, Michiko Akao, Pearl Alexander, Samm Bennett, Sarah Cahill, Gianni Gebbia, Mineko Grimmer, David Grubbs, Haco, Alfred Harth, Madoka Kono, Gil Kuno, Min Xiao-Fen,Otomo Yoshihide, SAEBORG, Kazue Sawai, Elliot Sharp, Yasuaki Shimizu, Stelarc, Aki Takahashi, Yuji Takahashi, Tosha Meisho, Kazuhisa Uchihashi, Wu Na, Wu Wei, Michiyo Yagi, Ami Yamasaki, Miki Yui e z’ev.

Carl Stone è stato presidente dell’American Music Center dal 1992 al 1995.È stato direttore di Meet the Composer/California dal 1981 al 1997 e direttore musicale di KPFK-fm a Los Angeles dal 1978 al 1981. Nel 2019, DUBLAB.com ha ripubblicato una serie di conversazioni radiofoniche che Stone ha avuto su KPFK-fm con Brian Eno, Frank Zappa, Terry Riley, Morton Subotnick, Harold Budd e altri. Tra le altre attività, Stone è stato editorialista regolare della rivista Sound & Recording Magazine in Giappone, è stato redattore web per Other Minds e per il sito ufficiale del John Cage Trust.

 

press: “Stone makes music that can hit your ear holes like a DMT flash.”– Richard Gehr, Relix 2019
Avant-garde computer music pioneer Carl Stone’s newest is a Max/MSP powered deep dive into unsettled dreamworld sampledelica, warping pitch-fuct pop garbles into hiccuping noise spirals and quasi-techno ethno-pop bumpers. Properly off the dial material that sounds like a plunderphonic take on the Sublime Frequencies catalog, or ABBA reworked by Oval.”– BoomKat 2022
Veteran US electronic experimentalist Carl Stone is making some of the most purely fun music of his career….<Bojuk>is a masterful study in the recombinant and plastic nature of popular music, and way more fun than that sounds.–Ben Beaumont-Thomas, The Guardian 2020
Stone is still ahead of the game when it comes to his knack for discovering a world of music in a grain of sound.”– Julian Cowley, The Wire 2019
Stolen Car celebrates the universality of music while acknowledging the singular attributes that make styles and traditions appealing, bringing us closer to a unified understanding of the power of listening.– Jonathan Williger, Pitchfork 2020
(Carl Stone’s Baroo is) like a dance party in a room made of funhouse mirrors.”– Pitchfork “Best Experimental Albums of 2019”
(Baroo and Himalaya) bubble with ideas and careen with dizzying juxtapositions….the process is brainy, but both albums are also full of glee, as fun to listen to as they are to contemplate.”– Bandcamp “Best Experimental Albums of 2019”
The relationship between Himalaya and Stone’s release from earlier this year, Baroo, mirrors that between Miles Davis’s Bitches Brew and In A Silent Way – the later album building on the textural and harmonic palette of all that went before, while clawing open fresh expressive possibilities…. (Stone) reconnects your soul with the stuff of sound itself as you ruminate on an epic journey, both exhilarating and affecting.”– Philip Clark, The Wire 2019
The title track (Baroo) is an entrancing salsa kaleidoscope that would stimulate Steve Reich’s jealousy …a sunray piercing the black clouds and the cold fog to warm human plants whose flourishing is delayed. When you’re down and troubled – but don’t need a helping hand – it will work wonders, improving the mood much better than any antidepressant. Keep it close.”– Massimo Ricci Touching Extremes 2019
{Stone’s music is} a powerful stimulant, with lingering euphoric effects.”– Steve Smith, New York Times 2010
One of American experimental music’s most eloquent advocates”– Time Out New York 2014
He just opens up time in this marvelous way that I’ve never heard another composer do.”– Jonathan Gold, Vogue Magazine 2016
A trailblazing electronic composer and improviser whose works mix eloquence, economy and wit”– Time Out New York 2012

sito: https://www.rlsto.net/Nooz/
audio: https://daily.bandcamp.com/lists/carl-stone-album-guide?utm_source=twitter&utm_content=Radio%2BShow
video: https://www.youtube.com/channel/UCVQdi91QQ0r8OVrH6bJ4Lzg

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Dall’ottobre 2008 al settembre 2017 abbiamo tenuto un blog su tumblr ripostando tutti link, recensioni, video e immagini su un po’ dei gruppi genovesi che combinavano sfracelli fuori dalle mura di casa. Stiamo mettendo a posto l’archivio. Buona ricerca

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