Ass. Cult. DisorderDrama

Giovedì Off 1#09 – Savage Republic

Savage Republic
(Neurot – Los Angeles USA)
pionieri della trance californiana

UR
(AFE – Genova ITA)
industrial apocalittico noise

Si chiude il mese di Gennaio con un pezzo di storia sul palco della Claque. Gli inventori della trance califo rniana di inizio anni 80 e ispiratori di moltissimi pezzi da novanta degli ultimi vent`anni: dal postrock canadese su Constellation al postcore americano su Neurot. Apertura da far tremare i muri con gli UR.

Tutte le settimane disorderdrama.org porta grandi nomi alla Claque. Non mancate!
La crema della musica underground fa tappa a Genova nella splendida cornice della terza sala del Teatro Della Tosse. Un ambiente speciale e particolare, per gustare al meglio le performance dei migliori artisti in tourneè in Europa.


Savage Republic
(Neurot – Los Angeles USA)
pionieri della trance californiana

info: Gli inventori della “trance californiana” (inimitabile miscuglio di krautrock, post-punk, psichedelia, arabic surf e Morricone, che ha vissuto negli anni ’80 una stagione indimenticabile) sono tornati sulle scene con regolarità e nel 2007 hanno realizzato un nuovo album per la prestigiosa Neurot. L`attuale incarnazione dei SR comprende i membri storici Thom Fuhrmann, Ethan Port e Greg Grunke e la band, come sa bene chi ha assistito ai loro live fisici e incendiari nei due recenti tour italiani, è più in forma che mai. Influenzati dai più vari suoni di Glenn Branca, Can, DNA, Amon Duul, PiL, The Pop Group, Joy Division, Throbbing Gristle, Cabaret Voltaire, The Ventures and Flipper tanto quanto dalle musiche etniche più disparate. Il loro suono e il loro approcio estetico risuona ancora nei loro contemporanei epigoni Einsturzende Neubauten, Sonic Youth e Butthole Surfers.
La scena postrock canadese, dai GodspeedYou!BlackEmperor ai FlyPanAM non perdono occasione per citarli come fonti di ispirazione, tanto quanto i Neurosis e i gruppi sulla loro etichetta, Neurot.

press: “Veramente pochi gruppi possono vantarsi di essere unici. Artisti che producono suoni che riempiono i buchi dell`anima che nient`altro riesce a toccare. I Savage Republic sono uno di quei pochi. Come membro fondatore dei Neurosis posso dire che siamo molto attenti a e vigili su tutto quello che succede intorno a noi. Non c`è tolleranza per alcun sconvolgimento nel nostro rituale. Negli ultimi 13 anni abbiamo messo su un solo gruppo come musica di apertura ai nostri show. I Savage Republic sono la colonna sonora che prepara l`ambiente per tutto quello che deve ancora venire e per tutto quello che è già stato.” Scott Kelly / Neurosis
Ed ecco: l`idea che prende forma. Dedicato a te, refioso snob razionalista delle mie pantofole. I Savage Republic hanno iniziato il viaggio da tanto, tanto tempo. Esercitandosi e sperimentando nel sottoscala dell`università, poi suonando bidoni e strumenti bislacchi nel sottoscala del bar accanto. Hanno anticipato il post-rock, sono stati i diretti discendenti dei Faust, hanno attraversato una decade in parallelo. Non coraggiosamente, semplicemente al di fuori. Il nome “Savage Republic” è salpato tempo fa ed è sparito da 18 anni. Ed ecco SIAM, EP che preannuncia l`arrivo di un nuovo album: i precursori, sperimentatori, studiosi ragazzi snob ritornano. E cosa suonano? Bidoni. E cosa suonano? Tribale/marziale industrial-post-kraut psichedelico orientaleggiante. Esattamente come allora: li abbiamo lasciati lì nell`89. Pausa, Play: rieccoteli nel 2007. E con la stessa classe. E allora, qual è la novità? Che motivo c`è di ascoltare? Dov`è finita l`innovazione? Lascia stare: talvolta l`arte è un`idea che prende forma, è la forma di un`idea. A questo mi fa pensare il ritorno alla vita dal congelamento dei Savage Republic. Ma non c`è bisogno di pensare.” Festwca – Debaser.it
Il grosso bidone di Repsol, mi dicono era rimasto abbandonato al vicino Init dallo scorso concerto dei Savage Republic, e quindi riutilizzato per l`occasione. Non verrà dato alle fiamme come si vede in diverse istantanee della carriera del gruppo, ma sarà poi usato come tamburo da picchiato dal percussionista Ethan Port (nel gruppo dal 1983 insieme al bassista/chitarrista/cantante Thom Fuhrmann e il batterista Alan Waddington), che verso il terzo pezzo si mette a petto nudo. Ascoltando la Loro performance ho pensato alle doppie percussioni dei Distorted Pony (anche Loro di Los Angeles!), miste al timbro tipico del cantato goth-wave anni 80 e agli Einstürzende Neubauten, – ovvero del sano gusto tribal punk, a tratti industrial vecchia scuola, con muri di chitarre quasi God Machine: tanto di cappello all`attitudine (cribbio, saranno tutti sui 50 anni!), sanno ancora come farsi rispettare. E a proposito di `rispetto`, ecco che l`ubriaco di prima mi passa avanti, e sputa due volte sul palco: probabilmente pensa di essere geniale, magari figo, – ma fa di più, – lancia anche il ghiaccio del suo drink, e colpisce Thom, che a fine canzone si rivolge al pubblico risoluto e serio chiedendo `chi ha tirato il ghiaccio?`. Il para-umano di prima, credendo di andare a ritirare un premio si sbraccia per indicare la paternità del gesto, al che Thom gli urla puntandogli il dito `You`re punk!`, e il tizio, sulla ventina credo, pensa di aver ricevuto un complimento, – avrà pensato, `che figo! dice che sono punk!`, invece no, – ti ha proprio detto che sei un rifiuto, una cacca, e infatti Thom prova a farglielo capire “show respect!!”, al che `sto tipo gli urla `nooooo, i RESPECT you` e l`altro gli dice `no, questo non è rispetto, mi hai preso sul polso col ghiaccio, mi hai fatto male` – intanto cala il gelo tra il pubblico, – ma il ragazzo, in un exploit alcolico crede di essere ancora più furbo e gli dice `suck my…` pretendendo che Thom completi la frase, – invece lui – giustamente – si incazza ancora di più e sta per scendere dal palco `dai coraggio, vieni e qui e vedi come te lo succhio!, vattene via, non ti voglio qui, vattene fuori dal locale`; qualcuno del pubblico dice `nooo, dai…` ma poi al 99% applaudiamo Thom, e l`altro per un pò se ne va. Lo show riprende, suonano Siam, 1938, e una cover, registrata per una compilation “for a french label”, ovvero una corpulenta The Hanging Garden, dei Cure, – uno spettacolo. Prima del bis con Viva La Rock `n` Roll, cavallo del 1984, i Savage Republic hanno reso omaggio ad Obama almeno un paio di volte, – quindi riecco Furbolo, – che urla `obama fuck you` – più coglione di prima, – zittito poi da uno shutup! del gruppo, – e poi gran finale sempre di questo guastafeste, che cercando di rubare dal palco le bottigliette d`acqua del gruppo, appena ne afferra una dall`albero della cuccagna viene preso (finalmente!) da uno dello staff medico del circolo per fargli fare uno scivolone fuori dal locale in stile aqua slide. Alla fine stringo la mano al batterista Alan Waddington sperando un giorno di avere una camicia psichedelica e freak come la Sua. Me, I respect You, – not that stupid guy.” Paolo Miceli – Komakino

sito: http://www.savagerepublic.com/

UR
(AFE – Genova ITA)
industrial apocalittico noise

info: Gli Ur sono nati agli inizi del 2003 come collaborazione fra Federico Esposito e Mauro Sciaccaluga (il primo membro di Heartside e responsabile del progetto solista di musica industriale Den LXV, il secondo tutt’ora membro di Never Was, Downrigth e Kafka) entrambi attivi nel circuito hard core. A loro successivamente si è aggiunto Andrea Ferraris, che ha suonato con Deep End, Ultraviolet Makes Me Sick, Burning Defeat, Onefineday, One By One e Permanent Scar. Gli Ur hanno fatto il loro debutto live durante l’Afe-Party nel Novembre del 2005, e da allora i loro live-set sono diventati sempre più frequenti. Recentemente hanno aperto per Eugene Chadbourne e Wolf Eyes nel corso delle loro date italiane. I tre, da sempre appassionati di sonorità new wave, si sono negli anni avvicinati da un lato all’elettronica più radicale e alla sperimentazione sonora più estrema (Keiji Haino, Merzbow) e dall’altro al filone del folk apocalittico ed alla musica kraut. Gli Ur propongono una improvvisazione che si basa su drones e campioni vocali e sonori con cui creano sonorizzazioni sulle quali sono inserite trame elettroacustiche suonate con oggetti, il tutto manipolato con pedali ed effetti: ne risulta un suono compatto e desolato. “La loro musica si basa su delle improvvisazioni free e le sue sonorità che non possono essere facilmente descritte senza fare riferimento al lavoro seminale dei primi gruppi industriali di fine ’70, inizio ’80. “Triadic Memories” è la loro prima uscita “ufficiale” dopo l’esordio autoprodotto di “Baptism & Birthday”. La produzione degli Ur si basa su improvvisazioni le cui sonorità sono classificabili come musica industriale dalle tonalità drammatiche: il tutto sembra inteso a riprodurre il senso di un matrimonio tra arcaicità dell`istinto e modernità dello strumento. Una colonna sonora estrema fra musica industriale e sperimentazione kraut che accompagna i filmati di cui fanno uso durante i live set.

press: “Riferimenti chiari all`industrial delle origini emergono da “Triadic Memories” degli Ur, trio costituito da Andrea Ferraris, Federico Esposito e Mauro Sciaccaluga. In particolare emergono affinità con i Throbbing Gristle delle collaborazioni con Jarman, in “Movement #1” che si apre sommessamente con un theremin per poi essere scaraventata in un tunnel rimbombante e fischiante popolato da samples vocali indecifrabili a progressivamente saturarsi di rumore, l`evasivo “Movement #2” con penetrante, gelido, drone come intro, umanizzato dal sopraggiungere di un accordion dalle tonalità di rassegnata tristezza, e “Movement #3”, venti minuti prima edificati su fondamenta in loop dove si poggiano, in voluta disarmonia, glockenspiel, basso distorto e feedback sibilante per sfociare in vibranti drones intervallati da silenzio. 7” Paolo Bertoni – Blow Up

sito: http://www.myspace.com/ur00

dDRAMA – Next

28 Nov 2024

Archivio CMPSTR

Dall’ottobre 2008 al settembre 2017 abbiamo tenuto un blog su tumblr ripostando tutti link, recensioni, video e immagini su un po’ dei gruppi genovesi che combinavano sfracelli fuori dalle mura di casa. Stiamo mettendo a posto l’archivio. Buona ricerca

Tag