Stanley Brinks
(Radbab – Parigi FRA)
il terzo sperimentale dei folkster Herman Dune
Clemence Freschard
(B.Y_records – Dijon FRA)
sogni urbani ad occhi aperti e folk music
Second Bus Home
(Genova ITA)
cantautore in fuga dagli Ex-Otago
In una sorta di improbabile collezionismo delle ospitate, ci siamo sempre rammaricati di non aver portato in città questo gruppo francese, punta dell’Antifolk europea, gli Herman Dune. Riuscire, finalmente, ad avere uno dei due fratelli responsabili è un po’ un palliativo nella speranza di averli insieme. Come spesso succede nelle migliori famiglie, però, il sale è presente in egual misura in entrambi e Stanley Brinks è qui a dimostrarci che non sempre due è meglio di uno. Folk divertente e sperticato anche con Clemence Freschard e il genovesissimo Second Bus Home.
Stanley Brinks
(Radbab – Parigi FRA)
il terzo sperimentale dei folkster Herman Dune
www.myspace.com/therealstanleybrinks
info: Dal 1999 gli europei Herman Düne, composti inizialmente da Andrè, David-Ivar e Neman, hanno sfoderato album grandiosi quali “Turn off the light”, “They go to the woods”, “Giant” e l’eccezionale “Switzerland Heritage” con i quali si sono imposti anche negli States tra i più rappresentativi artisti della scena anti-folk. Punti di riferimento del loro sound sono Silver Jews, Sebadoh, Pavement, Will Oldham, Cat Power, Smog, Magnolia Electric Co., Moldy Peaches, per arrivare poi a Neil Young e Bob Dylan. I loro show sono sempre un’esperienza ogni volta eccitante e ogni volta differente per la loro capacità di improvvisare sul palco sempre nuovi pezzi e cover delle più improbabili. Con “Mas Cambios” la band ha virato verso lidi più pop pur non perdendo la loro vena indie e l’incredibile capacità di disegnare semplici ma splendide melodie. Dall’inizio del 2007 però Andrè, di certo l’anima più sperimentale del gruppo, ha deciso di recuperare le atmosfere più lo-fi e crude degli esordi dando vita al progetto solista Stanley Brinks. Già dal 2003 vive a Berlino dove si è creato un pubblico fedele grazie ai suoi memorabili set solisti. Sotto un’infinita quantità di moniker ha registrato più di 50 cd, usciti perlopiù per la sua etichetta RADBAB REC.
“Abbandonato il gruppo Herman Düne e lasciati da parte i progetti solisti Ben Dope, Ben Hashish, Klaus Bong (ricordo di aver intervistato André via e-mail un paio di anni fa, terminò l’intervista con un elenco dei dischi pubblicati da solista che occupava una pagina intera), Andrè Herman Düne si presenta ora con un nuovo moniker – Stanley Brinks – e con un nuovo album “Dank U”, pubblicato dalla Ciao Ketchup. L’ascolto di “Dank U” è un’esperienza in tutto e per tutto simile a quella vissuta ascoltando uno qualsiasi degli album pubblicati dagli Herman Düne: verrete travolti, dunque, da lunghi testi ironici (che ne dite di un improbabile ritornello in inglese/italiano “all my roads don’t lead to Rome, there is no place I wanna call home, mi sono bagnato fino al culo”, tratto dal brano “Songs Of Hassan”?) e autobiografici (“Stanley Brinks” narra la storia della vita di André), da melodie semplici ed elementari nella loro genialità e da una musica folk a bassa fedeltà e davvero coinvolgente. Una nota di colore è rappresentata dalla partecipazione dei Wave Pictures nel brano “My Experience With Truth”. “Dank U” è un album che ascolterò a ripetizione e André Herman Düne si conferma il mio eroe anti folk preferito.”
Freschard
(B.Y_records – Dijon FRA)
sogni urbani ad occhi aperti e folk music
www.myspace.com/freschard
http://www.byrecords.com
info: Clemence Freschard è cresciuta in una fattoria della Borgogna. Ha iniziato ad organizzare concerti nella stalla quando aveva circa dodici anni. A diciotto si è spostata nella grande città, Parigi, dove ha cotto torte in un Cafè. Lì, un musicista locale e abituale avventore, Andrè Herman Dune, ha scritto delle canzoni da farle cantare. Ha così registrato il suo primo EP, Neon Orange. Senza casa a Parigi è riuscita a pagarsi un viaggio per New York, dove ha trovato una vecchia chitarra elettrica e ha iniziato a scriversi da sola il materiale. Ha registrato un secondo EP, Shower Gel, con Mike Gomez alla lapsteel guitar. Con Andrè e G. Lucas Crane ha formato i Back Up, lavorando su una musica più noise mantenendo un base di testi assai poetici. Nel 2004 si è trasferita a Berlino dove ha registrato il su primo disco lungo, Alien Duck, un mix di elettronica e suoni acustici. Il suo secondo disco, Click Clik, registrato nel 2006 ha anche un batterista vero (Leo Bear Creek) e le chitarre elettriche di Stanley Brinks. Sul suo terzo disco, Moonstone, suona da sola anche la batteria. Lavora come tecnico del suono e registra la musica dei suoi amici. Ha anche una band di cover di musica Calypso con Stanley Brinks, chiamata Kreuzberg Museum.
press: “La storia della giovane cantautrice francese Clemence Freschard meriterebbe un piccolo film indipendente: dall’infanzia nella fattoria in Borgogna alla caffetteria di Parigi dove incontra Andre Herman Dune, dalla tappa a New York fino all’approdo berlinese. Sempre accompagnata da una chitarra e da quella sua voce a volte un po’ imbronciata, a volte più malinconica, e spesso in coppia con artisti come Stanley Brinks e David Tattersall. La benemerita label londinese Where Is At Is Where You Are ora pubblica un suo nuovo singolo in free download, molto consigliato.” Enzo Baruffaldi – Polaroid
Second Bus Home
(Genova ITA)
cantautore in fuga dagli Ex-Otago
http://www.myspace.com/tooruntostop
Simone il Riccio, fuoriuscito indenne dagli Ex-Otago, riprende il discorso da dove l`aveva lasciato. Ex-Cake Of The Day, oggi influenzato da Saddle Creek e dalle atmosfere del Nebraska.