Ass. Cult. DisorderDrama

Giovedì Off 3#07 – Buke & Gase

Buke And Gase 
(Brassland – New York USA)
post punk con strumenti fai da te

Berna
(Marsiglia – Genova ITA)
assalti verbali e chitarroni da un uomo solo

Un live ad alto tasso di complessità grazie a questo stupefacente duo. Un concerto che farà saltare sulle sedie più di un membro del pubblico. Ci si avvicinerà per capire meglio come facciano a produrre una tale tavolozza di suoni in due soltanto. Stupore. Meraviglia. Divertimento!

Buke And Gase
(Brassland – New York USA)
post punk con strumenti fai da te

Sito: http://bukeandgass.com/
Etichetta: Brassland

info: Il duo di stanza a Brooklyn BUKE (byook) & GASS (gace) è composto da Arone Dyer al “buke” (un ukulele baritono a sei corde modificato) e Aron Sanchez al “gass” (un ibrido di chitarra e basso autocostruito). Entrambi suonano due strumenti contemporaneamente, tenendo in movimento una schiera di percussioni azionate con gambe e piedi. Per arricchire ulteriormente questi suoni sono passati attraverso catene di pedali elettronici per ottenere una complessità armonica non da poco.
Le linee vocali super melodiche della Dyer si insinuano in una materia sonora bella quanto compatta, bilanciandosi tra registri chiari e scuri, caos e controllo.
I loro live ad alto tasso di multitasking sono inaspettate esplosioni visive quanto sonore.
Press: “la prima cosa che colpisce di `Riposte` è la coraggiosa scelta di basare l’intero sound dell’album sul solo uso di due strumenti. Fin qui niente di nuovo, se non fosse che gli strumenti in questione sono, appunto, un buke e un gass. Ma un`idea che funziona una volta, non sempre risulta vincente nel lungo periodo: il duo di New York, salvo rarissimi casi, non si adopera in nessun’altra sfumatura o espediente per irrobustire o variare il proprio lavoro. Questa caratteristica in un primo momento lascia piacevolmente sorpresi, anche perché Aarone e Aron riescono a dosarsi sapientemente, senza cadere in stucchevoli protagonismi da finta avanguardia. Ma questa formula, ripetuta per 14 brani, risulta stancante e fa perdere al disco quell’iniziale sensazione di freschezza. Un’altra interessante caratteristica, intuibile già dopo pochi ascolti, è la mancanza di una struttura classica (strofa / ritornello / strofa) nella costruzione dei brani: ciò denota sicuramente un sincero sforzo creativo nel provare strade meno battute, ma allo stesso tempo non aiuta a mettere a fuoco le capacità dell’album, spiazzando e confondendo anche l’ascoltatore più attento. Le note positive arrivano che quando i Buke & Gass riescono a mettere le loro intuizioni al servizio della canzone, dimostrando di essere capaci di tirare fuori dei brani di pregevole fattura: `Sleep Gets Your Ghost` o `Naked Cities` sono un ottimo esempio di come la loro idea può funzionare, almeno nel breve periodo. Per concludere, le loro intuizioni sono valide, ma per fare un salto di qualità devono amalgamarle con altri elementi, per non sembrare `diversi` tanto per essere diversi.” Gianluca Cogliati – indierock.it
“Every now and again you`ll hear or see a band that stops you dead in your tracks, whose music and performance elicits either a blissed-out “whoa,” or an amped-up “holy shit.” Buke and Gass is one such of these bands… Buke and Gass take great care of their sound, both in the delivery of their performance and tone of their unusual instrumentation. Few times does adding distortion to an acoustic instrument work, and it is even rarer that two people can produce such a thick, layered sound. Their songs feature acoustic resonance, a warm and driving heaviness and rhythmic intricacy, combining the best of various styles including the folksy grit of early blues (the same that no doubt inspired Led Zeppelin, to whom Buke and Gass bear resemblance), and progressive/experimental modern rock. Credit must be given to Arone`s extraordinary vocals for the overall vivacity and color of Buke and Gass. From behind a blissful smile effortlessly leaps an explosive, high altitude voice and unforgettable, often exotic melodies. The end result is a new level of performing and songwriting that should not be missed.”Jezebel Music
“It doesn`t happen very often that we find out about an emerging rock band that is absolutely mind blowing, both on record and live. Buke and Gass is such a band. This project can be described as a “two man (wall of sound) band” – although one of them is a woman – in the old fashioned meaning of musicians playing several instruments at once while walking around. B+G don`t walk while performing (they actually sit) but they still manage to play a multitude of instruments at once while singing: bass, guitar, ukulele, kick drum, snare, tambourine and sleigh bells. Oh, and when we say “at once,” we mean it: the players never switch instruments during the performance (to see how they do this, just go to their live shows). The resulting sound, filtered through various pedals and amplified by a stereo pair of funny looking guitar amps, is a truly unique, larger than life wall of detuned bass/guitar/ukulele patterns, counterpointed by kick/snare/tambourine and sleigh bell rhythms.” The Deli Magazine

 

Berna
(Marsiglia – Genova ITA)
assalti verbali e chitarroni da un uomo solo

Sito: myspace.com/bernaband

Info: Berna è l`alterego col cappellino di Berna. Berna è il chitarrista ora dei Meganoidi e già dei compianti Toxic Picnic / Cut Of Mica. Berna è anche un bravissimo e pazientissimo fonico. Ma Berna fatica a tenere i chitarroni al loro posto e finisce per farli imbizzarrire sul palco facendoli dialogare con bizzarri campionamenti e ritmiche allucinanti. Una sorpresa!

 

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03 Mag 2024

Archivio CMPSTR

Dall’ottobre 2008 al settembre 2017 abbiamo tenuto un blog su tumblr ripostando tutti link, recensioni, video e immagini su un po’ dei gruppi genovesi che combinavano sfracelli fuori dalle mura di casa. Stiamo mettendo a posto l’archivio. Buona ricerca

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