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eMpTV ° Genova Scrausa

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edit: non esiste più splinder, abbiamo recuperato su waybackmachine l’articolo. eccolo.

 

 

 

Genova Scrausa: Hipurforderai e tutti gli altri.

Tra le tante uscite genovesi di questo periodo (da Eat The Rabbit a Japanese Gum passando per Dresda e l’export Johnny Grieco: un poker che approfondirò asso per asso prossimamente) c’è il regalo natalizio di Hipurforderai. Per il secondo anno consecutivo, Hipurforderai fa dono ad amici e sostenitori di un EP in tiratura limitata. A differenza del precedente Last Christmas I Gave You My HipurforderaiNatale Ai Tempi Della Crisi è ascoltabile da chiunque in formato mp3 (il link al download gratuito è in fondo a questo post). Oltre ad essere un concept su Babbo Natale e ad essere stato come sempre realizzato in poche ore, questa nuova prova natalizia è, nelle parole del suo autore, un disco pop; a detta di chi scrive si tratta invece sì di un disco più accessibile (e ballabile!) del comunque classico La Peggior Mezz’Ora Della Vostra Vita ma ancora di fatto poggiante su elettronica grezza, voci registrate da programmi tv e rumori vari. Ingredienti che col pop, almeno con quello comunemente inteso, hanno ben poco a che spartire: e che tuttavia uscita lo scorso anno un’anti-hit  clamorosa dal titolo Voglia Mondiale.

Se sulla musica di Hipurforderai non ci sarebbe altro da dire, val la pena spendere altre parole sull’Hipurforderai-personaggio. Oggi Genova sa chi si nasconde dietro questo enigmatico individuo, ma per un certo periodo la sua identità è rimasta avvolta nel mistero. Curiosamente questo ex-progetto segreto che ai tempi della sua uscita vantava un solo precedente in città (l’ancora adesso sconosciuto Pomponio Eisenhower, ovvero cori da stadio + avant-hiphop beats) è oggi il nome di punta di un vero e proprio fenomeno MySpace made in Genova, fatto di identità a volte segrete e altre no, tutte comunque titolari di progetti home-made. Personaggi spesso facenti parte di gruppi veri e propri che decidono di trascorrere i propri pigri pomeriggi nella solitudine delle loro camerette smanettando con qualche programmino di musica.

Quanto va presa sul serio questa scena nella scena? Certamente poco, se è vero come è vero che sono gli stessi protagonisti a definire le proprie cose come il frutto di un mero cazzeggio: una mancanza di serietà trasparente tanto nei discorsi quanto nell’estetica dei loro progetti e forse più di tutti in questo senso vale l’esempio dello Sceriffo Lobo, che con Hipurforderai peraltro divide un EP. Intanto però il sempre attento Matteo Casari ha varato proprio con Hipurforderai una sotto-label della sua Marsiglia Records chiamata Si Lagrima che tuttavia conta ad oggi solo un’altra uscita: i Paffuti Dell’Elettronica, side-project di Tarick1 & consorte tanto allegro nei contenuti (100% electro) quanto macabro nella forma (un EP di quattro tracce rispettivamente intitolate Erba, Garlasco, Perugia e Tiglieto). L’esistenza di Si Lagrima comunque suggerisce che forse qualcosa di buono in questa specie di delirio collettivo c’è, e d’altra parte il fatto che Hipurforderai compaia nello split Harshcore / Der Einzige uscito quest’anno dice anche di una possibile e mooolto relativa emersione fuori dalla Liguria.

Ma Hipur resta, come dicevo, la punta dell’iceberg: val la pena dire anche di ciò che sta sotto, dai dronismi tossici di Grausamer Eisenberg / Cruel Iron Mountains (Davide Cedolin di Japanese Gum) a Jesus B. Garcia Circle Of Trust, room-folk ironico di Paolo Rice On The Record Bollero (che involontariamente conia uno slogan per l’intera sottoscena: if you can’t be free, be a mistery). Ancora, l’elettronica glaciale di The Noize Project (che si fanno chiamare X, Y e Z e affermano di vivere nel computer – ma saranno davvero in tre oppure?) e l’inquietante The End Is My PurposeCut-Up / Make-Up! è la deviazione 100% out di un Cesare Pezzoni già parte di un terzetto che in quella direzione sta remando da un po’ (Cartavetro). Molto quotato è Lost In Knowledge che tra folk e goticismi potrebbe guadagnarsi uno spazio non indifferente nei prossimi mesi. Ancora, la wave dei Beneath The Whole è talmente new da non avere, dopo mesi, nemmeno un pezzo online.

Assai lanciato e molto promettente è invece Vecchio Pachiderma Elefante Marino ovvero Alessandro Granara, già voce degli Adele (R.I.P.) e qui alle redini di un nuovo progetto che aggiorna in chiave folktronica la lezione del miglior spoken word italiano. Obbligatoria la segnalazione anche per il vulcanico und iperattivo Amedeo Scofone che, non pago di essere nella cerchia dei migliori micromusicisti italiani grazie al suo storico aka (Rocktone Rebel) e di aver dato alle stampe l’ep del suo trio synth-core (i suddetti Eat The Rabbit) per la propria etichetta (Que Suerte!) se ne esce con Pablophone: solo pedali a giustificare un mini-EP in quindici copie o giù di lì e già un paio di performance all’attivo.

A proposito: la questione live è affare parecchio spinoso in tutta la faccenda, dal momento che i responsabili dei singoli progetti, anche quando noti, tendono a non esibirsi su un palco. A volte il problema è di natura pratica (leggi: come presentare roba del genere dal vivo?), a volte un’effettiva ed autoriconosciuta mancanza di spessore tende a far desistere in partenza. Anche in questo caso Hipurforderai è il più attivo, e tanto più se alle sue esibizioni solitarie aggiungiamo gli spin-off in coppia con l’amico Marco dei Dresda. Due le persone e due le incarnazioni, la prima all’insegna di rumori e improvvisazione (Chewbacca Chainsaw Massacre), l’altra a base di elettronica povera su testi declamati da Marco tra il demenziale, il tragico e l'(auto)ironico (Colletti Bianchi).

In uno stile perfettamente coerente con quanto descritto qui sopra, Hipurforderai risponde a 10 domande 10 poste da eMpTV.

Hipur, ma perchè un disco sul Natale?

Semplice, perché Hipurforderai adora il Natale. Non facesse freddo sarebbe la mia idea di mondo perfetto. In più così facendo risolvo il problema regali.

Hipur, cosa ti porterà Babbo Natale?

La decenza.

Hipur, mi fai tu la classifica dei dischi dell’anno che io non ho voglia?

Fare una classifica di dischi dell’anno è una cosa tanto inutile quanto facile. Detta questa fesseria retorica, ti dico che il 2008 è stato un anno ad alto tasso esilarante in molti frangenti, e il fatto che uno che presenta i video dei Tokio Hotel su MTV si sia eretto a paladino del do it yourself lo prendo come un benestare a dire il cazzo che mi pare.
Il meglio dell’anno?
La sinistra che si bulla della vittoria di Vladimir Luxuria all’Isola dei famosi.
Il momento peggiore?
Il cinquantesimo compleanno di Sharon Stone. Ricordando le prime pippe a lei dedicate, mi ha fatto sentire incredibilmente anziano.

Hipur, secondo te qual è il trick per salvare questa nazione?

Siamo una società degli sprechi. Anche gli esempi si sprecano.
Ad esempio sarebbe facilissimo evitare i tagli alla scuola, gli istituti italiani sono pieni di oggetti inutili come le palle mediche. Da anni Hipurforderai si batte contro le palle mediche, costosissime e mai utilizzate, perché nessuno può ricordare di aver fatto largo uso a scuola di quei cosi lasciati a prendere polvere nelle palestre.
Prendi tutte le palle mediche delle scuole italiane, le vendi a qualche nazione di tordi, e hai risanato il budget della pubblica istruzione.
Il problema è che l’Italia E’ una nazione di tordi.

Hipur, qual è il miglior reality della storia dei reality? E perchè?

Non esiste.
La televisione moderna è tremenda, o almeno è tremenda quella istituzionale mentre ritengo sempre degni di nota i palinsesti delle televisioni locali. Il miglior programma mai pensato per me resta Mai Dire TV, più che altro perché facendo ridere tantissimo dava anche uno spaccato dell’Italia che in pochi sono riusciti a dare col mezzo televisivo.
Le tv locali fanno reality tutti i giorni, ma reality vero e proprio molto più interessante e genuino. Più si va nel locale più si alza il livello. Hipurforderai è quindi a favore del federalismo televisivo, nel senso che deve essere data la possibilità a chiunque di vedere tutte queste eroiche emittenti.
Ah, ci vorrebbero più sbarbe, e più film con le scimmie giganti o gli zombi.

Hipur, cosa racconteremo ai figli che non avremo di questi cazzo di anni zero?

Quelli che erano giovani negli anni quaranta avevano la guerra da raccontare.
Quelli della decade successiva la ricostruzione e la povertà.
Quelli degli anni sessanta le battaglie sociali, così come quelli che erano giovani negli anni 70.
Tra gli anni ottanta e i novanta c’era l’eroina.
Noi avremo da raccontare un sacco di barze, volontariamente o meno.

Hipur, ma tu preferisci i Chewbacca Chainsaw Massacre o i Colletti Bianchi?

Preferisco quelli in cui suona Marco D’Oro dei Dresda.

Hipur, ma è più forte Hulk o la Cosa?

Mi sono sempre chiesto perché Hulk dallo scienziato dottor Banner diventi un enorme ritardato verde.

Hipur, ma è più forte Sbranzo o Don Zauker?

Sono due cose molto diverse. Lo Sbranzo di Daw è un personaggio demenziale che fa molto ridere e bom, Don Zauker è probabilmente l’esperienza satirica italiana più pura e coraggiosa in circolazione, quindi non solo fa ridere tantissimo ma dà anche da pensare.
Caluri e Pagani, i due autori, stanno riuscendo non solo a mettere alla berlina chiesa e attualità, ma anche a non scendere a nessun compromesso.
Hipurforderai risponde seriamente perché li rispetta tantissimo, sia come autori che come persone.

Hipur ma tipo facciamo che basta?

Ok che ormai non posso più resistere al richiamo del divano. Buon Natale!

 

 

 

 

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03 Mag 2024

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Dall’ottobre 2008 al settembre 2017 abbiamo tenuto un blog su tumblr ripostando tutti link, recensioni, video e immagini su un po’ dei gruppi genovesi che combinavano sfracelli fuori dalle mura di casa. Stiamo mettendo a posto l’archivio. Buona ricerca

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