Beautiful Freaks – Genova Esplode – Quando il disordine diventa Arte
dalla fanzine romana, anche su carta, Beautiful Freaks.
edit: recuperata attraverso wayback machine.
Genova Esplode – Quando il disordine diventa Arte
Lo spazio promozionale Disorder Drama ci apre le porte sul scena indipendente genovese. Un sabba d’appassionati della nerd music honoris nausea che cercano spazio mediatico in ezine, blog, indie radio per evadere dai vicoli genovesi, sempre più stretti. Musica sommersa da anni difficili che inizia a rivedere la luce nel non sense di ExOtago, nel post rock cervellotico dei Vanessa Van Basten e con la “Müaggia Sonica” dei Marti. Una breve rassegna dei dischi (dove non specificato mp3 in free download) in promozione sarà utile per la vostra curiosità su una scena traboccante di suoni interessanti. L’ascolto è incentivato da una grafica accattivante, pensata per la stampa delle copertine su carta da lucido…gradevole sensazione di trasparenza, che il suono dei dischi non tradisce.
Experimental Dental School (Oakland USA / Blow Paper Bags (Genova) – Split (Crastan Astronaut) Vinile 7”
Il sodalizio tra questi due gruppo nasce dal tour italiano di EDS nel 2005, in cui i nostrani BPB aprirono i loro concerti. Un’affinità estetica basata sulla decostruzione del suono. Nel versante americardo…cavalli imbizzarriti corrono su tappeti psichedelici sciogliendosi come orologi Dalì al sole cocente del Center of the Mile di San Francisco. Come quando i Built to spill sbagliano le dosi, e iniziano a scoreggiare in technicolor. Sul versante italiano risuona un frullato discopunky degenerato sino al paradosso di se stesso. Voci masticano parole con un ritmo massacrante con la retorica dei Bis. Ottima colonna sonora per un Rodriguez qualunque in acido pesante…
Rocktone Rebel – Railways, Coconuts & Bullshit (Marsiglia Records)
Chissà cosa ha attraversato il cranio di Amedeo (il ribelle Rocktone) per accostare ferrovie, noci di cocco e generiche stronzate. Certo è che il suo gioco preferito è distruggere le hit radio, violentandole con il suo strapoon preferito: un gameboy. Un aggeggio adatto per scrivere la parola nerd, a caratteri cubitali sulla sua carta d’identità. “Railways, etc..” è il suo primo disco dopo l’esperienza etilica con i Beer4Breakfast. Disperato, passionale, emocore fino alla punta dei piedi. Come un Casiotone rissaiolo e con qualche chiletto di meno.
Japanese Gum – Talkin. Silently EP (Marsiglia Records)
Finalmente un po’ di tregua. Vento d’islanda, vocine deviate dal D-pad stile Yorke e un tiro simile ai meravigliosi albori dei Mùm, che fanno merenda con i Birds of Canada. Pasto frugalissimo, ma intriso di contenuti essenziali (se non fossi un campagnolo li definirei pure Zen). “Could The English Rain Wash It Away?” è un mantra disperato in cui cala il gelo pneumatico e una voce teatrale dallo spiccato accento british vi accompagnerà per 4 minuti di dissolvenza emotiva che continuerà negli inferi di “The Undertaker’s Tombsone”. Un EP che getta luce sul potenziale di una band che ha tutte le carte in regola per suonare a Emmaboda (www.emmabodafestivalen.se) e per farsi rimaneggiare da qualche attento selector à la pàge. Rimaniamo in attesa del disco d’esordio.
Hermitage – As In Open Space (marsiglia records)
Orecchie puntate su questo quintetto genovese, non tanto perché vincitori dell’ultimo Goa Boa School Select, quanto più per la forza evocativa che il loro suono sprigiona. Una marcia solenne che sembra riportare sulla terra gli spiriti d’esordio dei concittadini Port-royal. Bambini intrappolati nei fanghi pinkfloydiani, rileggono la storia della psichedelica interpretandola con classe e talento sotterraneo, spero ancora per poco. Se gli Arcade Fire perdessero la voce ed aggiungessero sonagli ammalianti, ecco “Glass”.
Coma Stereo – I Can Programme Myself Whenever I Want To (Maribor)
Primo passo per aprire le porte al mercato estero: ecco gli sloveni Coma Stereo.
Vicini al barlume che accese le menti di Coalesce, Pellican, Cult of Luna, etc.
Una traccia unica di 20 minuti, per un trip schizoide in cui il metallo si fonde a colpi di riff. Note adatte alle Science Fiction anni 70, cervellotiche ed intrise di personaggi dal volto enigmatico. Uomini macchina in un deserto di post rock, lanciano strali alla luna che illuminò ai tempi gli occhi degli Isis. Una suite incantevole che incenserà la vostra camera da letto di profondità abissale.
(Tum)