In un certo senso sì, visto che sin dai primordi della nostra storia musicale scegliemmo l’opzione estera e i nostri lavori sono stati quasi tutti (ad eccezione del primo ep per Marsiglia) pubblicati da etichette estere. Poi bisogna anche dire che in Italia abbiamo avuto un’ottima accoglienza in termini di critica e pubblico (forse anche perché venivamo additati come “gruppo cagato all’estero”) ed è sempre con estremo piacere che suoniamo nel Belpaese. È un fatto però che allo stesso tempo qui siamo un po’ esclusi (volutamente? Per caso? Lascio ognuno libero di pensarla come vuole) da certe dinamiche più pop/commerciali (anche all’interno dell’indie stesso).