Forse è così evidente che vale la pena ribadirlo: il nuovo disco degli Ex Otago altro non è che un favoloso concept album sulla linea d’ombra della terza decina d’anni. L’ultima volta che avevo sentito parlare di qualcosa del genere era ai tempi di Lorenzo 1997 – L’albero di Jovanotti che aveva scritto una canzone citando Joseph Conrad e allora giù tutti a parlare di disco della maturità. A questo giro è esattamente il contrario: il quesito è sin dall’inizio quello di capire perché ancora ci si ostina a fare gli adolescenti anche passata ogni ragionevole età.