In tutto il disco la costante dominante è quella di una suggestiva sintesi tra il mondo wyattiano e sognante che da sempre caratterizza la musica dell’artista ligure ed alcune atmosfere che l’hanno plasmato all’inizio degli anni ‘80 in dischi come “La grande grotta” di Alberto Fortis, “Sfinge” di Enzo Carella, “E già” di Lucio Battisti, per citarne alcuni. Tutte queste atmosfere conferiscono all’album un sound che si rivela alla fine originale in quanto, per larga parte, avventuroso e al contempo inedito.
Zuffanti su Extra
Fabio Zuffanti su EXTRA! MUSIC MAGAZINE