Jeffrey Lewis & The Junkyard
(Rough Trade – New York USA)
Anti-folk alla newyorchese, con un Bob Dylan aggiornato al nuovo millennio
En Roco
(Fosbury – Genova ITA)
paladini della canzonetta
Jeffrey Lewis & The Junkyard
(Rough Trade – New York USA)
Anti-folk alla newyorchese, con un Bob Dylan aggiornato al nuovo millennio
sito: http://www.thejeffreylewissite.com/
info: L`imprevedibile Jeffrey Lewis, agitatore della scena Anti-Folk newyorkese e collaboratore di The Fall, Thurston Moore e Adam Green. Fumettista eccellente, paladino del DIY, simpatico ed eclettico. Un misto del primo Jonathan Richman, dei Violent Femmes, di Costello e di Dylan.
press: “Tornando al 2006, esce come singolo The History of Punk on New York Lower Eastside 1950-1975, puzzle-song composta di musica e parlato divenuta celebre soprattutto su Youtube, che dice parecchio delle radici musicali del nostro (Jeffrey Lewis), capace di presentare una credibile storia dell’emergere del punk-rock che prescinde del tutto dalla Gran Bretagna per concentrarsi soprattutto su New York, dove l’Anthology di Harry Smith nel 1952 riportò a galla brani dimenticati e urticanti, come la disaster song When That Great Ship Went Down (nella versione di William & Versey Smith). Questo diede il via al folk-revival che trovò i suoi campioni dissacranti nei falsetti stridenti degli Holy Modal Rounders, e la storia prosegue con il rock stradaiolo e perverso dei Velvet Undergound, le provocazioni dei Fugs e i disastri dei Godz. Tutto questo porta avanti un tipo di poetica che John Cale trasferirà nella Detroit degli Stooges (ovviamente qui c’è molto di opinabile), senza dimenticare il lavoro di David Peel (centralissimo secondo Lewis), di Patty Smith, dei New York Dolls e infine di Richard Hell, e il punk è bello che partorito nel ventre asfaltato di New York” da blow-up
“Jeffrey Lewis è un piccolo genio e non se lo fila nessuno. Mi ricordo quando lo incontrai per la prima volta nel 2005 con City & Eastern Songs, un disco che scrisse assieme al fratello Jack e che mi lascò a bocca aperta talmente tanto che mi ricordo mi stampai la copertina a colori per averne una copia più possibile simile all`originale. Mi ricordo quando nel 2007 mi arrivò a casa 12 Crass Songs e rimasi stupita di come un disco punk potesse trasformarsi in indiepop. Poi i fumetti, l`amicizia con i Wave Pictures, la sua incredibile bruttezza (…). Così si arriva al 2009 freschi freschi con un nuovo disco che si chiama Em Are I e il livello di stupore cresce in maniera esponenziale, perché al posto delle ballatine folk e frizzanti in stile Kimya Dawson ci sono dei pezzi rock n` roll innocentissimi che ti fanno ballare e sudare e che sembrano rubati dal librone delle canzoni di Jonathan Richman quando aveva vent`anni. Bello bello bello. Consigliato!” http:// frigopop.blogspot.com
En Roco
(Fosbury – Genova ITA)
paladini della canzonetta
sito: http://www.enroco.it
info: Gli En Roco nascono a Genova nel 2000 con la voglia di esprimere le proprie idee musicali attraverso un’attitudine personale che risulta tanto timida ed intimista quanto diretta e decisa, dalla quale trae forza ispiratrice un indie-pop acustico di matrice d’autore. Nel 2001 il gruppo, con Francesco Davi alla batteria e Virgilio Aristei al violino registra un demo-CD e, successivamente, inizia a muovere i suoi primi passi pubblicando un EP di 6 brani uscito per la genovese Marsiglia Records di Matteo Casari. È grazie a questo EP che il gruppo inizia a farsi conoscere in ambito indipendente. Questo lavoro, accolto in maniera molto positiva pone i presupposti per lo svolgimento di una buona attività dal vivo. Sempre alla fine del 2001 gli En Roco si spostano a Roma per due settimane e registrano 15 tracce destinate a divenire nel ottobre 2003 il loro debutto discografico sulla lunga distanza. Uscito per l’etichetta trevigiana Fosbury Records e distribuito da Audioglobe, il lavoro viene intitolato “Prima di volare via”. Nell’aprile del 2004 girano il videoclip della title track. In seguito ad un cambio di organico, si creano i presupposti per iniziare un lungo tour, che permette alla band l’incontro con tanti musicisti di cui condividono gli intenti. Nell’autunno del 2005 la band esce dal Green Fog Studio dove ha registrato “Occhi chiusi”, album uscito nel dicembre dello stesso anno. Il disco è prodotto dalla genovese Green Fog Records. L’album, distribuito da Venus, contiene 13 brani dotati di una lieve, ma comunque più evidente, attitudine rock rispetto a “Prima di volare via”. Al suo interno, oltre ad una maggiore complessità a livello compositivo, si è voluto imprimere un differente impianto sonoro. Hanno partecipato alle registrazioni vari musicisti genovesi ad arricchire le prime stesure delle canzoni. Dal dicembre 2005 la band è occupata nella promozione del disco. Ne scaturirà un tour di una quarantina di date distribuite nel giro di molti mesi. Nel giugno 2006 girano il loro secondo video, La notte si avvicina, con la regia di Fabio Luongo. Tra il maggio ed il luglio 2006 sono nuovamente in tour. Nel 2007 hanno concluso una collaborazione con Richard Coldburn, batterista dei Belle & Sebastian. La canzone che ne è derivata, “Come una sorpresa”, è presente nel terzo album, Spigoli, registrato sempre al Green Fog studio di Genova da Mattia Cominotto e in uscita a fine marzo su Fosbury Records (distribuzione a cura di Audioglobe) Per questo terzo lavoro gli En Roco, nel frattempo diventati un quartetto a seguito dell’uscita dal gruppo di Cecilia Seminara (che ha comunque partecipato ale registrazione di alcuni brani del nuovo album) hanno potuto contare anche sulla collaborazione di molti amici, fra cui Max Morales, Paulina Tala Masafierro aka Tigermilk, Facundo e Santiago Moreno di Aparecidos, Mario Pigozzo Favero di Valentina Dorme, Matteo Casari di Blown Paper Bags. Spigoli rappresenta la naturale evoluzione di un percorso. L’approccio è decisamente più elettrico rispetto al passato. Il titolo dell’album è maturato una sera in sala prove, a disco ormai registrato. Spigoli perché il processo di composizione e realizzazione è stato segnato da una serie di circostanze difficili. Il processo creativo ha subito qualche modifica rispetto al passato. L’embrione-canzone scaturito dalle mani di uno si è legato attraverso il lavoro comune agli stimoli di tutti i componenti, prendendo la forza di ciascuno.