Balmorhea
(Western Vinyl – Austin USA)
postclassic postfolk postrock
Dresda
(Marsiglia – Genova ITA)
post-rock in evoluzione
Ricominciano le serate dei Giovedì Off @ La Claque! Iniziamo subito fortissimo con un concerto che attendevamo da un paio di anni: le visioni acustiche da camera dei Balmorhea e i Dresda in apertura. Ingresso 7€, sconto per chi ha il biglietto del teatro.
Balmorhea
(Western Vinyl – Austin USA)
postclassic postfolk postrock
http://www.balmorheamusic.com
info: Formazione Texana nata dall’incontro dei due musicisti Rob Lowe (pianista di formazione classica) e Michael Muller, i Balmorhea giungono al loro quarto disco, “Constellation” , pubblicato da Western Vinyl, e all’ennesimo tour che li riporta nuovamente in Italia. Apparsi sulle scene con un album omonimo nel 2006, i Balmorhea arricchiscono e riformulano negli anni la propria formazione, in relazione alla natura delle proprie produzioni, inglobando archi, chitarre, banjo, basso e percussioni necessari di volta in volta a creare quel connubio di folk, post-rock, musica classica ed evocazioni ambientali che caratterizza le sonorità della band. Sicuramente uno dei fenomeni musicali più interessanti e originali degli ultimi anni, proprio per questa capacità di accostarsi a universi eleganti ed essenziali tipici di un certo filone di musica da camera mantenendo un approccio descrittivo ed emozionale, originale e mai obsoleto, incredibilmente sfaccettato e arricchito da timbriche e cadenze appartenenti all’universo del folk e del rock. Presentano con “Fall 2010 European Tour” il loro ultimo disco “Constellation”, il quarto in quattro anni di attività, che vuole essere un omaggio alla notte, ai silenzi, alla solitudine e alla contemplazione e che riprende e sviluppa l’atmosfera essenziale e emozionale già presente nel precedente disco “Rivers Arms”.
press: “I mille dettagli rifiniti dal cesello sapiente dei Balmorhea fanno di Constellations una nuova prova di altissimo livello che conferma l’unicità in divenire di un’esperienza artistica fuori dal tempo che, coniugando perfezione formale e capacità comunicativa, resta fedele alla propensione di Rob Lowe e Michael Muller a mettersi in discussione album dopo album, sia dal punto di vista dell’articolazione strumentale che dell’ininterrotta esplorazione di sospensioni temporali e registri compositivi.” Raffaello Russo – Ondarock.it
http://www.ondarock.it/altrisuoni/balmorhea.htm
“’Constellations’ è l’ennesima gemma di una band ormai matura e consapevole delle proprie possibilità, che le consentono di sperimentare con coraggio nuove esperienze artistiche alla ricerca di soluzioni diverse che contribuiscano a mantenere unica la loro esperienza, senza tuttavia mai perdere il contatto con la loro anima. Comunicando con nuove forme e linguaggi, che pur percorrendo strade diverse e più tortuose, riescono ad emozionare e a suggestionare come sempre.” Matteo Sforza – Indie-Rock.it
“Immagini sfocate di una città in movimento dal finestrino di una macchina in corsa sotto la pioggia. Serenità rivestita di morbido spleen. E’ anche il susseguirsi di composizioni di folk ancestrale istoriato da accenni di musica classica e jazz. Composizioni bagnate dalle lacrime di corde pizzicate, sfiorate e da granuli d’archi e timidi organi. Ma è il piano (Steerage And The Lamp una per tutte) centro gravitazionale attorno a cui ruotano strumentali minimali e impressionistici al contempo, misurati e cesellati con sapienza.” Giampaolo Cristofaro – Sentireascoltare.it
Dresda
(Marsiglia – Genova ITA)
post-rock in evoluzione
http://www.myspace.com/wearedresda
info: Gruppo dalle tante speranze e ampie doti nel proporre un post rock strumentale che spazia nelle sonorità dei numi tutelari del genere: Mogwai, Explosions In The Sky e GodspeedYou!BlackEmperor. Chitarre arpeggiate, crescendo epici, basso e batteria in costante battere e spingere. Dediti ad una musica cinematografica particolarmente adatta ad esprimersi in termini di colonne sonore, stanno via via testando le proprie composizioni sempre più in stretto dialogo con la componente visuale. Nel 2009 oltre alla musica per La lingua del disordine e Il caso Krolewsky sono stati anche inseriti nel compendio di musica in Creative Commons allegato all`edizione italiana di RIP! A Remix Manifesto, edito da Feltrinelli.
press: Repubblica [10/04/2009] “il post rock firmato Dresda: la malinconia va al potere”
Sentire Ascoltare n.54 [Aprile] “una scrittura che fa della lentezza un marchio di fabbrica e dell’intensità una questione di vita o di morte”
Post Rock Community “five impressive post-rock tracks, awakening emotions and passion”
Crumbs in the Butter “They are not afraid to keep the listener guessing”
The Sirens Sound “..an extraordinary mass of sounds covering the minimal genre with a combination of dark emotional riffs..”
Italian Embassy “Dresda, vento, sturm und drang”
Audiodrome “chitarre dolenti, come il trascinarsi di una vita in una città di cattedrali in rovina”
Losing Today “convince sotto l’aspetto dell’esecuzione, e per forza dell’impatto, anche emotivo”
Rocklab “procede a basso regime, spesso e volentieri colpendo alla pancia”
Nerds Attack! “difficile riaversi da questa catarsi dell’anima e dei sensi”
SeMiScrivi “sturmundrang sordo ed umorale”
Genovatune “una malinconia palpabile pervade tutto”
Sound Magazine “La musica dei Dresda è adatta a far da colonna sonora di un film, poichè sembra una successione di fermo-immagini in bianco e nero”
Music Club “..il disco si conclude con un pezzo della lunghezza quasi Sunn O))) per dare una rivangata finale alle macerie del rock..”
Rock Shock “..se il cinema è l’arte di evocare fantasmi, Pequod ne risalta l’inconsistenza, anche so con classe”
Extra! Music Magazine “..essenziali, poco dispersivi, passionali e precisi, silenziosi ed esplicativi, musica forte e leggera, profonda ed estroversa. Ottima.”