Jenny Hval
(Rune Grammofon – Oslo NOR)
pop d`avanguardia viscerale
Cara Beth Satalino
(Bakery Outlet – Athens USA)
rock di cuore
Voodoo Mirror
(Genova/Oslo ITA/NOR)
trascendenza elettrica
Inaugurazione della nostra terza stagione alla Claque. Ospiti dalla Norvegia e dagli Stati Uniti. Stupore
e meraviglia tra le note di Jenny Hval, i rumori dei Voodoo Mirror e il sangue di Cara Beth Satalino.
Jenny Hval
Sito: http://jennyhval.com/
Etichetta: Rune Grammofon
Jenny Hval si è già costruita una solida reputazione in patria, grazie a due album che in Norvegia hanno sfiorato l’exploit commerciale. Piccola istituzione indipendente la Hval ha sempre scelto un approccio viscerale – come confermato dal titolo della sua terza opera – ridefinendo i contorni di un pop d’avanguardia dalle tinte chiaroscurali. Il terreno è stato preparato con ”To Sing You Apple Trees” del 2006 e ”Medea” del 2008, entrambi pubblicati con il nome d’arte Rockettothesky. Con “Viscera” l’autrice si scopre, confezionando un disco solista che verte su storie di carne e viaggi piuttosto mentali, amplificando una dimensione sensuale e provocatoria.. Fermo restando il desiderio di realizzare un’opera d’arte libera, Jenny ha abbandonato letteralmente la forma canzone, fluttuando attraverso il suono, in una dimensione parallela che potesse anche rappresentare l’indipendenza mentale. La scaletta dell’album è così contraddistinta da brani con protagonisti contemporanei, mentre altrove i caratteri sono più sfuggenti e l’idea di viaggio avviene soprattutto a livello corporale. Con questo album la vocalist si mette letteralmente a nudo, scegliendo una dimensione artistica forte, attraversando quei territori confinanti con il pop un tempo consoni a Kate Bush. Ma le tecniche estese applicate alla sua voce dicono anche di un sentimento genuino nei confronti di icone quali Diamanda Galas e Meredith Monk. Con la produzione impeccabile dell’ingegnere di casa Helge Sten, Rune Grammofon ci introduce al talento di una futura icona underground..
Press: da Blow Up di giugno “… ancor più interessante, per la sua inedita mistura di melodie tradizionali, immaginario gotico, atmosfere, come da titolo, viscerali, particolarità delle armonie vocali e della scrittura. multiformità degli arrangiamenti è l`album di Jeny Hval, davvero una delle cose più interessanti che siano maturate in area acustica dall`exploit della Newsom.Ispirata alla filosofia di Bataille.. la scaletta avvicina talora l`autrice ai linguaggi della musica avantgarde, da Dagmar Krause a Laurie Anderson, ma si abbevera anche agli incubi teatral-percussivi della Kate Bush avventurosa di `The Dreaming`, ma non manca il bersaglio della suggestione anche nei momenti più acustici. che hanno il fascino di una intensissima Golden Locks, o l`inquietudine tanto Bjorkiana quanto Miranda Sex Garden di This Is a Thirst…” (8), Piergiorgio Pardo
Cara Beth Satalino
Sito: http://carabethsatalino.tumblr.com/
Etichetta: Bakery Outlet
Cara Beth Satalino è una cantautrice nata a New York ma di stanza ad Athens in Georgia che ha un piglio decisamente più grintoso della media. Non solo quando suona con il suo gruppo, gli Witches, ma anche quando va in tour da sola, Cara non suona quelle robe da annoiati e piagnucolosi della middle class, ma intense e uniche canzoni che vengono dal cuore.
Voodoo Mirror
Voodoo Mirror è un progetto musicale creato da Simona Barbera e Ronny Faber Dahl (Norvegia) con la partecipazione di Marika Pellegrini alle percussioni, in occasione dell`evento del 27 ottobre alla Claque.
In Voodoo Mirror le qualità materiche ed espressive del suono sono un richiamo al rituale e alla trascendenza: voci, organi, droni elettronici, percussioni, strumenti acustici ed effetti sono elementi fusi tra loro e organizzati nella creazione di tracce sonore ambient dark e noise elettronico. Le melodie ripetitive degli organi si intensificano fino a raggiungere la massima intensità armonica, mentre la voce
contrasta con la molteplicità delle tessiture sonore.
Simona Barbera e Ronny Faber Dahl gestiscono insieme lo spazio dedicato alla ricerca artistica contemporanea SPACE4235 e la rivista online CRAAA, insieme all`auto-produzione del loro materiale sonoro.
Simona Barbera
La ricerca artistica di Simona Barbera unisce l`uso della voce alla creazione di tracce sonore ambientali e profonde, spesso indirizzate alla creazione di installazioni audio-visive, che mirano all`evocazione di atmosfere capaci di introdurre il visitatore sulle soglie di un mondo sospeso, mixando elementi magici ed onirici con brandelli di realtà e soggetti naturali presi dal mondo minerale, vegetale ed animale:
potenti visioni della natura e dove spazio figurativo e sonoro si riflettono reciprocamente.
Simona Barbera oltre ad aver realizzato progetti e performance in diverse città europee, ha partecipato a diversi festival di musicali in Italia, Francia, Belgio, Germania, Danimarca, Pakistan, Brasile, Irlanda, Bosnia Herzegovina, Finlandia, Islanda, Svizzera, Norvegia, dove ha partecipato al group show “To be heard is to be seen” presso il Museo Henie Onstad Art Center, e diversi `solo show` tra cui Federica
Schiavo Gallery (Roma), Black Temporary Space (Bergamo), Space 4235, IIC (Oslo) in Norvegia.
Ronny Faber Dahl
Dalla Norvegia, studia e lavora a Genova, lavora in Italia e Norvegia. Lavora nei campi della multidisciplinarità artistica come artista multimediale concettuale e performer musicista. Ha fondato il progetto/galleria di arte contemporanea 4235 e il magazine CRAAA
con altri artisti, tra i quali, principalmente, Simona Barbera. Ha frequentato la scuola d`arte performativa Trøndertun e la scuola d`arte Strykejernet in Norvegia prima di specializzarsi in scienza delle religioni e in arte. Fa anche parte dell`etichetta discografica JaNu rec. ha pubblicato tre dischi sotto il nome Runaway Road Circus.
Marika Pellegrini
Ha studiato percussioni afrocubane e brasiliane con i musicisti Corrado Sezzi e Gilson Silveira, specializzandosi sulla musica tradizionale afrocubana con il gruppo musicale Abbilona (Cuba) e presso la scuola di musica Ignacio Cercantes dell`Havana, Cuba