Ass. Cult. DisorderDrama

Horse Lords live a Savona!

Raindogs House in collaborazione con Disorder Drama presenta:
Horse Lords
(RVNG Intl – Baltimora USA)
microtonal double drums post kraut
Julia Reidy
(Black Truffle – Berlino AUS)
autotuned 12 strings unorthodox folk 
Uscito a fine 2022 sulla sempre più sorprendente RVNG Intl, “Comradely Object” è l’album della consacrazione degli Horse Lords, quartetto avant-rock di Baltimora di cui è difficile essersi persi l’exploit negli ultimi 10 anni. Con un armamentario strumentale composto da doppia batteria, elettronica, chitarra, basso e sax, gli Horse Lords rappresentano l’ultima incarnazione del rock “colto” americano, che trova padrini nel minimalismo di Steve Reich e Terry Riley, nel post-rock 90’s di Tortoise e Trans AM e in un’infinità di altre influenze “giuste”: blues del Mali, poliritmie, Talking Heads, Don Van Vliet, la musica micro-tonale, roba teutonica tra Klaus Dinger, Jaki Liebezeit e Holger Czukay.
Il loro live all’ultimo Le Guess Who? ha lasciato di stucco il pubblico che affollava all’inverosimile la sala Pandora del Tivoli ed è stato uno degli highlights del prestigioso festival olandese. In apertura le sorprendenti sonorità di Julia Reidy dall’Australia via Berlino.
Martedì 7 marzo 2023
Raindogs House/Secondo Piano/Officine Solimano/Savona
www.raindogshouse.com – www.officinesolimano.it
🔑 Apertura porte ore 21:00
🥪 Possibilità di cenare con le nostre specialità
🎤 Inizio concerto ore 22:00
📌ingresso 15e con tessera arci / under 25 ingresso 10e con tessera arci
🧾Biglietti online: https://www.musicglue.com/circolo-raindogs-house
L’evento su Facebook


Horse Lords
(RVNG Intl – Baltimora USA)
microtonal double drums post kraut

info: Gli Horse Lords sono un gruppo rock d’avanguardia americano di Baltimora. I membri sono Andrew Bernstein, Max Eilbacher, Owen Gardner e Sam Haberman. Il loro primo album è stato pubblicato nel 2012, dopodiché gli Horse Lords sono andati in tour con Matmos, Guerilla Toss e Guardian Alien, hanno suonato in festival come Hopscotch Music Festival, North by Northeast e Fields Fest e hanno pubblicato altri album. Secondo Discogs il gruppo “suona musica sperimentale con elementi di krautrock, post-punk, tradizioni musicali appalachiane e africane, poliritmia, accordature arcane ed elettronica. La band utilizza il sistema di accordatura just intonation sperimentato dai compositori d’avanguardia La Monte Young e James Tenney, quindi i musicisti suonano chitarre modificate a mano con tasti riposizionati, riaccordate e personalizzate da Gardner, membro della band.” Pitchfork, recensendo il loro album Interventions del 2016, ha descritto i loro progressi fino a quel momento con “La band di Baltimora ha pubblicato due album fino a questo punto, entrambi i quali alternano studi sul ritmo e sul drone a rumorosi, nodosi esperimenti in studio… Interventions segna un importante passo avanti sotto tutti i punti di vista: Le jam sono più focalizzate e più ipnotiche, mentre la qualità delle registrazioni ha una chiarezza e una pienezza ritrovate“.” Ben Ratliff ha recensito Interventions per il New York Times, definendolo “rinvigorente” e “audace ed energico”, affermando che gli Horse Lords stavano “prendendo in prestito suoni e tecniche dalla musica per chitarra della Mauritania, dal free jazz, dal minimalismo classico e da altri luoghi”, compreso il fatto di essere “molto addentro all’hocketing… Questa musica sembra molto viva, tremante di energia”.

press: “Per gli amanti dei ritmi frenetici, delle ripetizioni ossessive e del math-rock più cervellotico, la pubblicazione di un nuovo album degli Horse Lords è certamente una notizia. Dopo un lavoro pregevole come “Common Task” e un lungo tour che li ha portati anche in Italia, il nuovo “Comradely Objects” può definirsi uno degli album più attesi dell’anno. Ossessionato da una visione geometrica della musica, fin dalle cover, rigorosamente rappresentate da figure regolari e accostabili da tutti i punti di vista nell’arte visiva minimalista, il quartetto di Baltimora, ora trasferitosi in Germania, non smentisce le sue referenze, confermando in toto le sue qualità. Se il post-minimalismo ha insegnato ai musicisti rock il concetto di ripetizione, il free-jazz o l’avant-rock più obliquo quello di sperimentazione e il post-rock più contorto (Tortoise, Don Caballero) ha dato una visione alternativa del classico quartetto rock, allora si può dire che gli Horse Lords abbiano imparato tutte le tre lezioni.

sito: http://www.horselords.org/
facebook: https://www.facebook.com/HorseLords/
bandcamp: https://horselords.bandcamp.com/
video: https://www.youtube.com/channel/UCxx-XxsZxqamoyhO0ZPtHTg

Julia Reidy
(Black Truffle – Berlino GER)
autotuned 12 strings unorthodox folk 

info: Una chitarra acustica a dodici corde manipolata che si trasforma in una costellazione di suoni. Paesaggi elettronici rarefatti, epici, minimali e ricchissimi allo stesso tempo. World in World è l’ultima offerta solista della prolifica chitarrista-compositrice berlinese. Nella recente trilogia di uscite in LP – brace, brace (Slip, 2019), In Real Life (Black Truffle, 2019) e Vanish (Editions Mego, 2020) – la Reidy si è concentrata su impostazioni elettroniche sempre più lussureggianti grazie al propulsivo fingerpicking e all’auto-tune sulla voce, arrangiata in epopee ad ampio raggio. Nel nuovo World in World la chitarrista si concentra nuovamente sugli elementi centrali del proprio approccio mentre contemporaneamente si spinge in nuove aree inesplorate. Nel caso di Reidy lo stato d’animo malinconico e struggente di Loren Mazzacane Connors o Roy Montgomery è temperato dall’accordatura non ortodossa della chitarra, che a tratti produce un effetto unico e scomodo a metà tra l’iper-precisione di Harry Partch o Lou Harrison e una lenta discesa nel vuoto à la Jandek.

press: “Attorno a Julia sembra esserci spazio, spazio nel quale i suoi mormorii si muovono agilmente (come in Walls and Clearings) lasciandoci addosso una sensazione pulita di levità. Con lo scorrere dell’album si percepiscono differenti ambientazioni ma è al penultimo brano, Paradise in Unrecognisable Colours, che vi è uno scarto maggiore. Si percepisce preoccupazione, tensione, che si trasmuta in antichità ed una sorta di primitivismo per la comclusione dell’album.” Vasco Viviani – sodapop.it

sito: http://julia-reidy.com/
bandcamp: https://juliareidy.bandcamp.com/
label: https://www.blacktrufflerecords.com/
video: https://www.youtube.com/channel/UCanhSAitjFeXDuFuNe534eg

dDRAMA – Next

04 Apr 2025

Archivio CMPSTR

Dall’ottobre 2008 al settembre 2017 abbiamo tenuto un blog su tumblr ripostando tutti link, recensioni, video e immagini su un po’ dei gruppi genovesi che combinavano sfracelli fuori dalle mura di casa. Stiamo mettendo a posto l’archivio. Buona ricerca

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