(Woodworm – Sassuolo ITA)
trame strumentali psichedeliche e visionarieIngresso 10€ (8€ per soci DisorderDrama, Belleville, Lab. Probabile Bellamy, Narramondo)
Apertura h2130 Fine concerto h2300
L’evento sul sito del teatro: http://www.teatroaltrove.it/?p=1187
info: In attività dal 1994, I Julie’s Haircut sono un collettivo di cinque musicisti emiliani. Il loro album di debutto “Fever in the funk house” (Gamma Pop, 1999), uno strano mix di garage rock, psichedelia noise e melodie pop fu salutato dalla critica come uno dei migliori debutti indie-rock italiani ed è stato inserito dalla rivista Rumore nella lista dei 50 album italiani fondamentali degli anni ’90. Il successivo “Stars never looked so bright” (Gamma Pop, 2001) mescolava questi elementi con un approccio più soul, rispecchiando l’amore per la black music degli anni ’60 maturato in seno alla band. Nel 2003, dopo essere passati sotto l’egida della bolognese Homesleep Records I Julie’s Haircut hanno pubblicato il loro terzo album “Adult situations”, il primo a godere di una distribuzione internazionale. Qui melodia e psichedelia si compenetrano in maniera più personale. Dal 2005 la musica dei Julie’s Haircut si è mossa verso territori più sperimentali, concentrandosi maggiormente sull’improvvisazione e la ricerca sonora, senza perdere contatto con il groove e la melodia che hanno caratterizzato la loro musica fin dal primo giorno. Il frutto più immediato è “After dark, my sweet” (Homesleep, 2006), il quarto fortunato album della band, che vede la partecipazione dell’ex Spacemen 3 Sonic Boom, acclamato come uno dei migliori album dell’anno e inserito dalla rivista Il Mucchio nella top 20 degli album psichedelici italiani dagli anni ’80 in poi. Nel 2006 fungono anche da “sound carriers” per alcune performance dell’ex cantante dei Can Damo Suzuki, entrando così a far parte del Damo Suzuki Network e consolidando una solida relazione con l’artista nippo-tedesco che continua ancora oggi. Nel 2009 esce il quinto doppio album “Our Secret Ceremony” per l’etichetta A Silent Place. Nel 2010 realizzano per la rassegna “Storie di Straordinaria Scrittura” lo spettacolo Transformed a Carpi, nel quale risuonano l’intero album Transformer di Lou Reed accompagnati da diversi ospiti vocali come Violante Placido, Angela Baraldi, Lilith, Giovanni Gulino, Alessandra Gismondi. Lo stesso anno partecipano con Peter Hook all’omaggio ai Joy Division Unknown Pleasures a Reggio Emilia. Un nuovo singolo 10″, che include cover di The Tarot dalla colonna sonora de “La Montagna Sacra” di A. Jodorowsky e di O Venezia Venaga Venusia di Nino Rota dalla colonna sonora del “Casanova di Federico Fellini” viene pubblicato nel giugno 2011 sulla risorta etichetta Gamma Pop. A giungo 2012 esce per Wood Worm & Trovarobato un nuovo EP di 4 tracce inedite intitolato “The Wildlife Variations”. Nel 2012 la band ha dato inizio a una collaborazione con il compositore contemporaneo americano Philip Corner, sfociata in una performance live a Reggio Emilia, in una session di registrazioni di musiche di Corner sotto la direzione del compositore e in una installazione sonora per la prestigiosa mostra “Women in Fluxus and other experimental tales”, tenutasi a Palazzo Magnani a Reggio Emilia. A marzo 2013 Gamma Pop pubblica il singolo in 7″ split “Downtown Love Tragedies”, condiviso con gli amici di lunga data CUT, nel quale rivisitano il classico di Bill Withers Who is he and what is he to you. Dopo aver partecipato al festival Transmission VI curato da Daniel O’Sullivan la band ha registrato una session di improvvisazioni in studio con l’ex cantante dei Lungfish Daniel Higgs e con il sassofonista Valerio Cosi. In ottobre 2013 esce il nuovo album “Ashram Equinox” per Wood Worm / Audioglobe / Rough Trade.
“Ashram Equinox” è il sesto album dei Julie’s Haircut. Il disco contiene otto brani uniti in un continuum sonoro e, quindi, può essere ascoltato ininterrottamente dall’inizio alla fine come una suite unica oppure estrapolandone le singole tracce, ognuna con la propria specificità. Ashram Equinox propone un caleidoscopico eclettismo che spazia dal rock alla psichedelia, dall’elettronica al minimalismo, con richiami al jazz, alla musica etnica, al dub, alla drone music. Per la prima volta dal 1999 in un album della band non compaiono testi o parole: le voci presenti in alcuni brani sono utilizzate come strumenti, elemento ulteriore che va ad arricchire la texture del suono. La scelta di non includere parti cantate tradizionali, ma di ricorrere alla voce in quanto suono, è nata durante la lavorazione del disco, come istanza artistica ma, al contempo, assume anche un significato più generale: impossibile rappresentare attraverso il linguaggio ordinario e che, forse, è possibile avvicinare soltanto attraverso una musica pura. Come nelle pratiche della meditazione, nell’unione sessuale, nel sonno e nella creazione artistica più spontanea, questo atteggiamento esige un abbandono totale e una perdita del “sé” e ha tra le sue condizioni necessarie la rinuncia al linguaggio.
press: “Di italiano, Julie, non ha mai avuto nemmeno il nome. Figuriamoci le progressioni di “Taotie”, un selvaggio intrico elettronico dalla spiccata prominenza tribale (fate voi il giochino delle assonanze, fra Tangerine Dream e Manuel Göttsching), accarezzato da refoli space, che scivola gentilmente nei piani elettrici e nei carillon di “Han” (una melodia quasi da soundtrack, un girotondo infantile mesmerizzato dai sonagli e dalle eco) e recupera ritmo in una “Taarna” che zigzaga kraut con i tamburi jazz dei Don Caballero. Quattro anni di attesa, sì, ma ben ripagati. Vivat!” Marco Biasio Storiadellamusica.it
Nicola Caleffi: chitarre, voci
Luca Giovanardi: chitarre, tastiere, basso, voci
Andrea Rovacchi: tastiere, percussioni
Andrea Scarfone: chitarre, basso
Ulisse Tramalloni: batteria, percussioni
sito: http://www.julieshaircut.com/
facebook: https://www.facebook.com/julieshaircut?fref=ts
etichetta: http://www.woodworm-music.com/
audio: http://xl.repubblica.it/brani-musicali/streaming-del-mese-julies-haircut-ashram-equinox/6026/
video: http://www.youtube.com/watch?v=8hNTTWhYCqU
live: https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=kkKWA9F9Y8g
Festa di presentazione et distribuzione gratuita al popolo di CMPSTR Zine #0 – h.19.30
(si, vi offriamo il vino)
Quattro anni fa usciva l’ultimo numero di Compost, la fanzine nata in casa DisorderDrama. Compost si proponeva di raccontare Genova e la sua vita culturale attraverso interviste che tracciassero le traiettorie di chi negli anni ha animato la città.
In quattro anni tutto è cambiato in città, locali e negozi hanno aperto e chiuso, band si sono sciolte e formate. Compost non poteva rimanere lo stesso. Nome e formato sono cambiate, la sostanza quella no, è rimasta immutata.
Ad aprile nasce Composter. Interviste, column, date di concerti e appuntamenti vari in città e dintorni, il tutto arricchito da una splendida illustrazione e distribuito gratuitamente .
Vi invitiamo a festeggiare con noi questa rinascita con un bicchiere di vino in mano.
CMPSTR #0
– Electropark
– Garage 1517
– Extreme Jukebox
– GenovaConcerti
– Thomas Grunfeld
– Genova Sui Muri
– Anais Tonelli
– Filippo Balestra
cmpstr.tumblr.com
disorderdrama.org