Per la prima volta a Genova due dei progetti più strabilianti delle evoluzioni digitali dell’inizio di questo terzo decennio del nuovo millennio. Spencer Clark è stato, nei The Skaters con James Ferraro, il prime mover di un turbinio di stili digitali, che, attraverso appunti sonori, ricerca e produzione hanno portato dal noise elettronico a visioni exotiche di futuri paralleli, distopie le une diverse dalle altre (ha almeno una ventina di monicker e progetti diversi). In apertura ci sarà Lyy sünnœtty pækkülyttï – Matteo Pennesi, musicista, dj, ricercatore con i BABAU e produttore con la tape label Artetetra e organizzatore di party e serate a Milano e che da sempre diffonde questi nuovi digitalismi nella nostra penisola.

---

(Discrepant – San Diego USA)

Formatosi inizialmente come fotografo, Spencer Clark ha cominciato a fare musica vent’anni fa, trovandosi presto al centro di alcuni dei movimenti più significativi delle musiche “marginali” del nuovo secolo. Insieme a James Ferraro, con The Skaters, è stato tra i protagonisti della scena noise americana, pubblicando quasi venti dischi in quattro anni (2004-2008), mentre in continua tournée. Dalla fine di quell’esperienza ha continuato a sperimentare sotto pseudonimo: Black Joker, Vodka Soap e Monopoly Child, che nel 2009 il critico David Keenan ha inserito tra i punti di riferimento del pop ipnagogico: “musica pop rifratta attraverso il ricordo di un ricordo”. Un genere in continuità con l’exotica nelle sue espressioni più psichedeliche, che dà un’idea della produzione successiva di Clark, considerato anche tra gli iniziatori del revival New Age. Mondi che servono solo in parte a definire quello che si ascolta nella sua discografia. Versatilità stilistica, un interesse trasversale per aree culturali diverse che fa saltare i confini tra musica cosiddetta colta e pop, come nei dischi registrati con Francesco Cavaliere a nome Etrusca 3D, dove si mescolano civiltà etrusca e vecchi film 3D. O come nella serie Fourth World Magazine, della quale ha appena pubblicato il terzo capitolo: Neoplatonic Aquatic Symposiums.

(Artetetra – ITA)

Lyy sünnœtty pækkülyttï o LSP è il progetto solista del musicista italiano e cofondatore dell’etichetta Artetetra Matteo Pennesi (Babau, Scope).
Nato come un’indagine ironica sul suono e sul linguaggio, il lavoro si è sviluppato come una ricerca esplorativa nel dominio della computer music e dei microsuoni.