Ricardo Dias Gomes
(Hive Mind – Rio De Janeiro BRA)
post-tropicalia
Per la prima volta a Genova arriva Ricardo Dias Gomes, ultimo in linea genealogica diretta a far evolvere lo spunto tropicalista verso lidi sempre contemporanei. Già dietro ai bassi di Caetano Veloso da un po’ di anni vive a Lisbona e ha intrapreso una interessantissima carriera solista.
Trattoria delle Erbe
Piazza delle Erbe
Genova
Domenica 17 marzo 2024
h2130
Ricardo Dias Gomes
(Rio De Janeiro BRA)
post-tropicalia
bio: Rispettato innovatore della scena musicale di Rio de Janeiro dalla metà degli anni ’90, Gomes è noto soprattutto per il suo lavoro sul trio di album di Caetano Veloso, acclamati dalla critica, pubblicati alla fine degli anni ’00: Cê (2006), Zii e Zie (2009) e Abraçaço (2012).
Suonare il basso in queste pietre miliari del post-Tropicalia e successivamente andare in tournée in tutto il mondo con Veloso, ha ispirato Gomes a registrare il suo album di debutto -11, pubblicato nel 2015, seguito dal mini-album Aa – con Arto Lindsay – nel 2018. In entrambi i dischi Gomes ha suonato da solo quasi tutti gli strumenti e si è affidato esclusivamente al suo istinto per quanto riguarda la direzione da prendere: The Wire ha elogiato il primo album affermando che “ricorda altri album di debutto solista di Laetitia Sadier e Money Mark, ruvidi e pronti, molto personali“. Da quando vive a Lisbona, nel 2017, Gomes continua a spingere i suoi confini di esplorazione sonora producendo dischi e colonne sonore per il cinema, il teatro e la danza. Il suo ultimo disco Muito Sol (2023), pubblicato da Hive Mind records, è andato rapidamente esaurito e ha ricevuto molte recensioni meravigliose.
press: “…beautiful experimental música popular brasileira on a strikingly confident third album”
Jon Dale, Uncut 9/10
“…This album is massively enchanting, and I’m pretty sure when it’s all said and done, Muito Sol will be my favorite recording of 2023” – “You can’t turn away from Muito Sols beauty.” The Best Jazz Albums of 2023 Dave Sumner, Bandcamp
“...a sonic bath in a pure realm of feeling…this one deserves frequent rotation on your mental turntable” Ted Gioia, The Honest Broker
“…everyone will say annual best list shit and be right.” Florian Aigner, HHV Mag
“…one of the most interesting modern Brazilian records I’ve heard in a while and an easy contender for favourite of the year” The Last Psychedelic Blog
“Gomes is a minimalist at heart, adept at conjuring up intimate worlds from the sparest of gestures”
Andy Beta, The Shfl
“…a strange beautiful work of skewered pop, and unexpected weirdness”
Bob Baker Fish, Cyclic Defrost
“…enticingly original music”
John Parry, Backseat Mafia
“…unveils new, intricate elements with every new play”
Ljubinko Zivkovic, Echoes & Dust
“…this album is very much a product of the current Rio scene…and it ranks with the best experimental Brazilian rock albums that scene has produced in the last decade” Rod Taylor, Brazil Beat
“Personally this has everything for me: finely balanced Brazilian songwriting with an edge of noise.” Andy Cumming, Sounds & Colours
“Muito Sol reinforces Ricardo Dias Gomes’ position at the forefront of contemporary Brazilian music.” Joseph Neff, The Vinyl District
“It’s beautiful because of its constant experimentation, yet it’s deeply accessible because every moment of unhinged chaos is eventually balanced by tenderness.” Little lost records
“Muito Sol is a masterclass in musicality.” Noise narrative albums of the year
“…vivono di un calore melodico brillante (Muito Sol si colloca da qualche parte al limine con gli Stereolab) che però viene sommerso da pennellate di stratificazioni soniche che emergono a un ascolto ripetuto. (…) Viene in mente anche il gusto di Arthur Russell (Não Ver Onde Se Vê) ma è un terzo disco personalissimo, che supera i precedenti arricchendo il minimalismo di Gomes con grazia e sapienza, offrendoci uno sguardo rinfrescante – talvolta, sì, perturbato, ma mai appesantito – e quaranta minuti di rigenerante estrosità.” Mauro Bonomo – Sentireascoltare.it
“Una sorta di Xanax elettrico mescolato con due dita di Cachaça ed un po’ di benedetta follia brasileira Arto Lindsay ci ha messo lo zampino e Tom Zè – che il Dio della Musica ce lo preservi in eterno – sicuramente approverebbe.” Nazim Comunale – The New Noise
sito: https://linktr.ee/ricardo_dias_gomes
audio: https://ricardodiasgomes.bandcamp.com/
video: https://www.youtube.com/@RicardoDiasGomes-11