L’evento su disorderdrama.org: http://disorderdrama.org/index.php?option=com_content&view=article&id=110:141002altrove201&catid=7&Itemid=116Ingresso 8€ / Ridotto per soci DisorderDrama/Belleville/Lab.ProbabileBellamy/Narramondo 6€Stanley Brinks (B.Y_records – Parigi FRA)
il terzo sperimentale dei folkster Herman DuneInfo: Dal 1999 gli europei Herman Düne, composti inizialmente da Andrè, David-Ivar e Neman, hanno sfoderato album grandiosi quali “Turn off the light”, “They go to the woods”, “Giant” e l`eccezionale “Switzerland Heritage” con i quali si sono imposti anche negli States come tra i più rappresentativi artisti della scena anti-folk. Punti di riferimento del loro sound sono Silver Jews, Sebadoh, Pavement, Will Oldham, Cat Power, Smog, Magnolia Electric Co., Moldy Peaches, per arrivare poi a Neil Young e Bob Dylan. I loro show sono sempre una esperienza ogni volta eccitante e ogni volta differente per la loro capacità di improvvisare sul palco sempre nuovi pezzi e cover delle più improbabili. Con “Mas Cambios” la band ha virato verso lidi più pop pur non perdendo la loro vena indie e l`incredibile capacità di disegnare semplici ma splendide melodie. Dall`inizio del 2007 però Andrè, di certo l`anima più sperimentale del gruppo, ha deciso di recuperare le atmosfere più lo-fi e crude degli esordi dando vita al progetto solista Stanley Brinks. Già dal 2003 vive a Berlino dove si è creato un pubblico fedele grazie ai suoi memorabili set solisti. Sotto una infinita quantità di moniker ha registrato più di 50 cd, perlopiù per la sua etichetta RADBAB REC.
press: “Abbandonato il gruppo Herman Düne e lasciati da parte i progetti solisti Ben Dope, Ben Hashish, Klaus Bong (ricordo di aver intervistato André via e-mail un paio di anni fa, terminò l`intervista con un elenco dei dischi pubblicati da solista che occupava una pagina intera), Andrè Herman Düne si presenta ora con un nuovo moniker – Stanley Brinks – e con un nuovo album “Dank U”, pubblicato dalla Ciao Ketchup. L`ascolto di “Dank U” è un`esperienza in tutto e per tutto simile a quella vissuta ascoltando uno qualsiasi degli album pubblicati dagli Herman Düne: verrete travolti, dunque, da lunghi testi ironici (che ne dite di un improbabile ritornello in inglese/italiano “all my roads don`t lead to Rome, there is no place I wanna call home, mi sono bagnato fino al culo”, tratto dal brano “Songs Of Hassan”?) e autobiografici (“Stanley Brinks” narra la storia della vita di André), da melodie semplici ed elementari nella loro genialità e da una musica folk a bassa fedeltà e davvero coinvolgente. Una nota di colore è rappresentata dalla partecipazione dei Wave Pictures nel brano “My Experience With Truth”. “Dank U” è un album che ascolterò a ripetizione e André Herman Düne si conferma il mio eroe anti folk preferito.”
facebook: https://www.facebook.com/thekaniks
etichetta: https://www.byrecords.com/
audio: http://stanleybrinks.bandcamp.com/
video: http://vimeo.com/89834627
Freschard (B.Y_records – Dijon FRA)
sogni urbani ad occhi aperti e folk music
info: Clemence Freschard è cresciuta in una fattoria della Borgogna. Ha iniziato ad organizzare concerti nella stalla quando aveva circa dodici anni. A diciotto si è spostata nella grande città, Parigi, dove ha cotto torte in un caffè. Lì, un musicista locale e avventore, Andre Herman Dune, ha scritto delle canzoni da farle cantare. Ha così registrato il suo primo EP, Neon Orange. Senza casa a Parigi è riuscita a pagarsi soltanto un viaggio per New York, dove ha trovato una vecchia chitarra elettrica e ha iniziato a scriversi da sola il materiale. Ha registrato un secondo EP, Shower Gel, con Mike Gomez alla lapsteel guitar. Con Andrè e G. Lucas Crane ha formato i Back Up, lavorando su una musica noise poetica. Nel 2004 si è trasferita a Berlino dove ha registrato il su primo disco lungo, Alien Duck, un mix di elettronica e suoni acustici. Il suo secondo disco, Click Clik, registrato nel 2006 ha anche un batterista vero (Leo Bear Creek) e le chitarre elettriche di Stanley Brinks. Sul suo terzo disco, Moonstone, suona da sola anche la batteria. Lavora come tecnico del suono e registra la musica dei suoi amici. Ha anche una band di cover di musica Calypso con Stanley Brinks, chiamata Kreuzberg Museum.
press: “La storia della giovane cantautrice francese Clemence Freschard meriterebbe un piccolo film indipendente: dall`infanzia nella fattoria in Borgogna alla caffetteria di Parigi dove incontra Andre Herman Dune, dalla tappa a New York fino all`approdo berlinese. Sempre accompagnata da una chitarra e da quella sua voce a volte un po` imbronciata, a volte più malinconica, e spesso in coppia con artisti come Stanley Brinks e David Tattersall. La benemerita label londinese Where Is At Is Where You Are ora pubblica un suo nuovo singolo in free download, molto consigliato.” Enzo Baruffaldi – Polaroid
facebook: https://www.facebook.com/pages/Freschard/111082368906325
etichetta: https://www.byrecords.com/
audio: http://freschard.bandcamp.com/
video: http://www.youtube.com/watch?v=0I75XEq-P1M
Rice On The Record (Marsiglia – Genova ITA)
cantautorato indiefolk
info: Rice on the record è l’evoluzione di Ashtray, progetto solista di Paolo Bollero (voce e gtr). Il primo disco, “In a slow silent walk”(Marsiglia record), è registrato nel 2007 con Germana Bargoni (poi Mange tout) e la partecipazione e produzione di Matteo Casari. In seguito, con la formazione a 4 con Francesco Becchi (keys), Furio Guidetti (gtrs), Mario Mele (drums) suonano a supporto di Nick Castro,Mirah,Tara Jane O’Neill,Boduf Song,Egle Sommacal, I treni All’alba e partecipano a varie compilation sulla scena indie ligure (Lab buridda vol 2, Present tense e Zentaron Vol 3):Nel 2011 viene registrato “They have spread confusion” che vede anche la partecipazione di Mike Watt (Minutemen,Firehose,Stooges) al basso nella ghost track ,cover di Rocktone Rebel (Eat the rabbit, Ognigiorno, Do Nascimiento).
press: “Arrivati alla fine si pensa a quanto siano giusti a volte i dischi di canzoni. Pure e semplici. Che non urlano e non perdono il senno a tallonare l’ultima moda (qualunque essa sia). Ma riempiono i momenti con accordi e parole. In fondo è questo il punto.” Marco Sideri – DiscoClub65.it
facebook: https://www.facebook.com/pages/Rice-On-The-Record/78611308137?fref=ts
audio: https://soundcloud.com/riceontherecord
video: https://www.youtube.com/watch?v=IdrIbVGOVDY