Ulrich Schnauss è nato nella città portuale di Kiel, in Germania settentrionale, nel 1977. Durante gli anni formativi, sviluppò un amore per un largo spettro di musica che va dai Tangerine Dream ai My Bloody Valentine, dai Chapterhouse ai primi pezzi bleep & breakbeat. Non aveva molta possibilità di vedere i suoi eroi musicali a Kiel, quindi l’inevitabile attrazione per la metropoli lo portò a Berlino nel 1996. In quel periodo la produzione musicale di Ulrich era già divenuta prolifica sotto una varietà di pseudonimi (i più rilevanti erano View to the Future ed Ethereal 77), variando dall’ambient alla drum and bass passando per l’elettronica. Queste produzioni iniziali catturarono presto l’attenzione dell’etichetta di elettronica di Berlino CCO (City Centre Offices), che iniziò la sua avventura discografica. “Era diventata una cosa ormai regolare, questi pacchi anonimi inviati a noi da Berlino su un singolo CD, uno scarabocchio a penna che ad un’analisi più attenta si rivelava essere semplicemente la firma ‘Ethereal 77′. Ulrich aveva creato musica per anni producendo, modificando, mettendo insieme questo suono notevole. E lo stesso ognuna di queste puntate di CD rivelava ogni volta qualcosa di sempre più personale.”
Presto queste spedizioni alla CCO si trasformarono nel primo album di Ulrich pubblicato con il suo nome, Far Away Trains Passing By che, immergendosi lentamente nella coscienza dell’ascoltatore, divenne un classico dell’elettronica. Gli ascoltatori furono trasportati dalla lussuosa produzione strumentale e l’emozione dell’elegante, semplice ma meravigliosa musica.
Ma nulla avrebbe potuto far presagire l’armata di fans che si sarebbe procurato con la sua seconda produzione, A Strangely Isolated Place, uscito nel 2003, che si mostrò essere l’album in cui Ulrich dimostra parte della sua influenza indie giovanile. Il suo album di debutto sotto il suo vero nome lo caratterizzò come compositore di musica elettronica emergente, ma in qualche modo è riuscito ad andare oltre, sviluppando il suo interesse per la scrittura di testi delle canzoni di musica elettronica, nato dall’amore per i giganti del mondo indipendente come Kevin Shields dei My Bloody Valentine e Robin Guthrie dei Cocteau Twins. Da questa modesta concezione è derivata una produzione di sorprendente e raro potere emozionale. A Strangely Isolated Place si può paragonare ad uno di quegli eventi straordinari e rari; una produzione crescente in statura per il valore della sua crescente abilità nel trasmettere di più che le solite aride trattazioni accademiche sullo stato del sintetizzatore, ma anche più dei meandri solipsistici da monolocale. “Quando lavori con i computer e le tastiere per un certo numero di anni, diventano non più molto affascinanti in sé. Ho acquistato confidenza dopo che la gente ha iniziato a scoprire Far Away Trains Passing By, e non ha smesso di farlo da quel momento. Questa volta ho deciso di non compromettere ciò che volevo fare facendomi condizionare da ciò che pensavo che la gente volesse che io facessi.”
I risultati sono una produzione stranamente retro-futurista, che deve più a Loveless dei My Bloody Valentine o alla colonna sonora di Blade Runner di Vangelis che ai pari di Ulrich riguardo ai computer. Dall’uscita di entrambi gli album è stato chiesto ad Ulrich di remixare e lavorare con molti artisti, tra cui: Port-Royal, Mojave 3, Longview, Johannes Schmoelling, The Zephyrs, Lunz (Rodelius), ecc.press:”Sono passati ormai quattro anni da quel “A Strangely Isolated Place” che aveva riscaldato i cuori degli appassionati dell’elettronica più eterea e trasognata. Ulrich Schnauss, qui alla terza prova, propone sonorità rarefatte e pop, unite a un’attitudine prettamente shoegaze, ma anche uno slancio terreno e razionale. E, sul solco dei primi due dischi, anche stavolta non sbaglia.” Alberto Asquini – Onda Rock
Presto queste spedizioni alla CCO si trasformarono nel primo album di Ulrich pubblicato con il suo nome, Far Away Trains Passing By che, immergendosi lentamente nella coscienza dell’ascoltatore, divenne un classico dell’elettronica. Gli ascoltatori furono trasportati dalla lussuosa produzione strumentale e l’emozione dell’elegante, semplice ma meravigliosa musica.
Ma nulla avrebbe potuto far presagire l’armata di fans che si sarebbe procurato con la sua seconda produzione, A Strangely Isolated Place, uscito nel 2003, che si mostrò essere l’album in cui Ulrich dimostra parte della sua influenza indie giovanile. Il suo album di debutto sotto il suo vero nome lo caratterizzò come compositore di musica elettronica emergente, ma in qualche modo è riuscito ad andare oltre, sviluppando il suo interesse per la scrittura di testi delle canzoni di musica elettronica, nato dall’amore per i giganti del mondo indipendente come Kevin Shields dei My Bloody Valentine e Robin Guthrie dei Cocteau Twins. Da questa modesta concezione è derivata una produzione di sorprendente e raro potere emozionale. A Strangely Isolated Place si può paragonare ad uno di quegli eventi straordinari e rari; una produzione crescente in statura per il valore della sua crescente abilità nel trasmettere di più che le solite aride trattazioni accademiche sullo stato del sintetizzatore, ma anche più dei meandri solipsistici da monolocale. “Quando lavori con i computer e le tastiere per un certo numero di anni, diventano non più molto affascinanti in sé. Ho acquistato confidenza dopo che la gente ha iniziato a scoprire Far Away Trains Passing By, e non ha smesso di farlo da quel momento. Questa volta ho deciso di non compromettere ciò che volevo fare facendomi condizionare da ciò che pensavo che la gente volesse che io facessi.”
I risultati sono una produzione stranamente retro-futurista, che deve più a Loveless dei My Bloody Valentine o alla colonna sonora di Blade Runner di Vangelis che ai pari di Ulrich riguardo ai computer. Dall’uscita di entrambi gli album è stato chiesto ad Ulrich di remixare e lavorare con molti artisti, tra cui: Port-Royal, Mojave 3, Longview, Johannes Schmoelling, The Zephyrs, Lunz (Rodelius), ecc.press:”Sono passati ormai quattro anni da quel “A Strangely Isolated Place” che aveva riscaldato i cuori degli appassionati dell’elettronica più eterea e trasognata. Ulrich Schnauss, qui alla terza prova, propone sonorità rarefatte e pop, unite a un’attitudine prettamente shoegaze, ma anche uno slancio terreno e razionale. E, sul solco dei primi due dischi, anche stavolta non sbaglia.” Alberto Asquini – Onda Rock
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