Ass. Cult. DisorderDrama

Giovedì Off 2#05 – Prince Rama

Prince Rama
(Paw Tracks – Florida USA)
tribal-kraut e Krishnadelia contemporanea

Japanese Gum
(Friend Of Mine – Genova ITA)
elettronica intimista di matrice IDM su base shoegaze

Tribalismi assortiti per festeggiare degnamente un sabba rituale, un mantra condito a campanelli e un sogno exotico di altrove. Ingredienti che misti all’elettronica, ai tappeti ipnotici di chitarre e ad un contorno di bastoncini di incenso ci accompagneranno nella speziata ricetta di questa serata off.


Prince Rama
(Paw Tracks – Florida USA)
tribal-kraut e Krishnadelia contemporanea
http://www.myspace.com/princeramaofayodhya

info: Nato dai caldi primaverili delle paludi della Florida, in mezzo agli ipnotici pattern dei pineti e dei manufatti precolombiani, Prince Rama ha sussurrato nelle orecchie di Taraka Larson, Nimai Larson e di Michael Collins nell’estate del 2007, al suono delle campane della preghiera e ai ritmi delle percussioni di pelle di capra. I tre hanno lasciato la fattoria Hare Krishna dove erano cresciuti per andare alla scuola d’arte a Boston, dove hanno gettato le basi del nucleo creativo che li ha portati fin qui. In quel contesto, i loro spettacoli, basati su rituali antichi, entusiasmanti e, spesso, imprevedibili hanno attratto rapidamente un folto seguito di culto: il pubblico partecipa a rituali colmi di canti collettivi, evocazioni a lupi mannari, invocazioni in Sanskrito e la distribuzione di varie percussioni fatte a mano dall aband per aumentare l’interazione e la sensazione mistica del momento. In poco tempo il trio è stato scelto dall’etichetta inglese Cosmos che ha pubblicato la loro prima collezioni di registrazioni casalinghe, intitolata Threshold Dances, permettendogli di compiere il primo tour inglese e registrare il disco cinematograficamente orchestrato Zetland. A quel punto Taraka ha iniziato a lavorare per il controverso artista visionario Paul Laffoley e ha iniziato a comporre Architecture of Utopia, ispirata dai suoi dipinti, un album che esplora lo spazio utopico mappato attraverso le architetture da Mandala dei dischi in vinile. Nella primavera del 2009, il gruppo lascia Boston per una serie di lunghi tour attraverso gli Stati Uniti e l’Europa, culminati con lo sfortunato furto d’auto dove sono andati persi tutti i loro strumenti musicali. Grazie ad uno stupefacente aiuto di amici, familiari e fan, il gruppo si è trovato catapultato nella ricostruzione e nella reinvenzione da zero della band stessa, raggiungendo un nuovo suono ancora più personale e fortemente motivato dal debito di riconoscenza, di gratitudine e urgenza nel tentativo di recuperare il tempo perso. Il trio si è poi trasferito a Brooklyn, e, con i nuovi strumenti, ha scritto e registrato (nelle proprietà del nipote di Kurt Vonnegut) Shadow Temple, prodotto con l’aiuto di Dave (Avey Tare) e Josh (Deakin) degli Animal Collective, uscito su Paw Tracks a Settembre 2010.
pres: “If there’s such a thing as cred in psychedelic music, Prince Rama have got it.” Pitchfork.com
For Beatle George Harrison, exploring Indian music was exotic. For Prince Rama, it’s expected.” Boston Herald
With all the problems in the world, Shadow Temple is a welcomingly immersive album, capable of conjuring vivid cosmic epics and providing a much-needed escape between a pair of headphones.” Jordan Redmond – Tiny Mix Tapes
A far la differenza rispetto al canone di genere c’è che i tre, tra canti collettivi, invocazioni in sanscrito e adattamenti da canti indiani, sembrano crederci davvero e il tutto non suona come la solita pagliacciata ad uso e consumo degli hypers di mezzo mondo.” Stefano Pifferi – Sentireascoltare.it

Japanese Gum
(Friend Of Mine – Genova ITA)
elettronica intimista di matrice IDM su base shoegaze
http://www.myspace.com/japgum

info: I Japanese Gum sono un duo sperimentale proveniente da Genova nato nella primavera del 2005. La band consiste al momento in Davide Cedolin e Paolo Tortora. Durante i primi due anni di attività, la band era un trio, con Luigi Bozzo, che ora è solo un collaboratore. La musica dei JG è caratterizzata da un muro di chitarre in delay, voci morbide, electronic glitch beats e pad di synth, ma non è corretto definire il loro suono all`interno di uno specifico genere: i ragazzi sono sempre alla ricerca infatti di nuovi sviluppi e differenti soluzioni sonore; dalla prima uscita “Talking.Silently e.p.” focalizzata su un panorama sonoro di stampo ambient-glitch, si passa a “Without you I`m napping”, maggiormente orientato verso massicce chitarre shoegaze fuse con loop ossessivi e psichedelici, e con le prime percussioni reali. Durante le sessions della prima full-lenght, i JG hanno assemblato varie composizioni inedite e versioni alternative di brani insieme ad alcuni remix realizzati da amici realizzando “Lost in weirdness” (remixes di Isan, Die stadt der romantische punks, Eniac, Arbdesastr…). Il nuovo album “Hey Folks! Nevermind, we are all falling down” è in uscita a settembre 2009 per la label giapponese Friend of mine records ed è una combo perfettamente bilanciata di atmosfere liquide, droni chitarristici, voci sospese, pattern elettronici e batterie naturali.

press: “Già m`immagino questo disco nelle borse di quei Dj`s più attenti alle emozioni della propria pista, pronti a suonare il loro remix di “Paul Leni” dei Port Royal per aprire i loro set prog house stile Nik Warren nella sua celeberrima GU 24 “live in Rekjiavik”, oppure servirsi di “declaration of a permanente absence of will” come ninna nanna diurna a fine set con la luce del sole che inizia a illuminare il dancefloor e il sudore che si raffredda sulla pelle dei ballerini invocanti un ultimo sogno. Questi ragazzi hanno talento da vendere e non mi stupirei affatto se tra un pò li vedessimo su palchi d`importanza internazionale.” Federico Spadavecchia – Frequencies.it

dDRAMA – Next

05 Nov 2024
15 Nov 2024

Archivio CMPSTR

Dall’ottobre 2008 al settembre 2017 abbiamo tenuto un blog su tumblr ripostando tutti link, recensioni, video e immagini su un po’ dei gruppi genovesi che combinavano sfracelli fuori dalle mura di casa. Stiamo mettendo a posto l’archivio. Buona ricerca

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