Il disco alterna pezzi hardcore/post hardcore a pezzi postrock/slowcore e cantautoriali tutti con il particolare sound indipendente italiano. I giri di chitarra e le atmosfere sembrano Mark Laneganiani/Verdeniani anche se il punto forte di questo lavoro è la “non classificazione”, se non per grandi generi, di questa unione di suoni e sensazioni magari non propriamente affini ma ben assemblati e delineati.